La Bank of England spedisce il cable ai minimi dal luglio 2012
Minimi da luglio per il cambio sterlina/dollaro Usa. Segno meno per la divisa d’Oltremanica, che nel corso della prima parte ha toccato quota 1,5533 dollari, il livello più basso dal luglio scorso, in scia della pubblicazione dell’inflation report, il resoconto trimestrale preparato dalla Banca centrale britannica.
Secondo le indicazioni contenute nel documento, indicazioni che non a caso stanno penalizzando il pound, il Comitato di Politica monetaria della Bank of England è disposto, al fine di favorire la crescita e di far scendere la disoccupazione, a tollerare un incremento dell’inflazione.
Secondo le stime della BoE, l’economia tornerà ai livelli pre-crisi nel 2015 e nel frattempo la crescita dei prezzi, che nel secondo semestre 2013 dovrebbe toccare il 2,3%, si confermerà sopra il target del 2%.
“Fino a che -si legge nel documento della BoE- la pressione dei prezzi si manterrà a livelli che permetteranno un ritorno verso il target del 2% nel medio termine, sarà opportuno sopportare un temporaneo sforamento sopra il target”.
Indicazioni simili sono arrivate anche dal governatore King, secondo cui il Comitato di politica monetaria è pronto ad affrontare un “periodo di alta inflazione per sostenere la crescita economica e favorire il calo della disoccupazione”.