Banco Popolare-Bpm: maxi affluenza per l’assemblea del 15 ottobre, titoli tonici a metà seduta

In un settore bancario affaticato si distinguono in positivo i tioli delle due popolari prossime al matrimonio, Banco Popolare, +2,1% a 2,26 euro, e Bpm, con un guadagno dello 1,5% a 0,399 euro.
A sostenere i due titoli è la maxi affluenza registrata per l'assemblea di sabato 15 ottobre. Le richieste di partecipazione sono già pari a 9000 ma c'è ancora tempo fino al 12 ottobre per lo stacco del biglietto.
Il motivo della forte affluenza all'assemblea di cui sopra è la centralità di quest'ultima per la trasformazione in spa e la definitiva fusione fra i due istituti. Ricordiamo che per l'approvazione definitiva è necessaria la maggioranza dei due terzi dei partecipanti.
Ad oggi i sindacati interni, che contano su circa 6000 aderenti, hanno espresso il loro appoggio all'operazione. Restano contrari, invece, i pensionati, le cui associazioni contano su 250 iscritti nel caso di Lisippo e su circa 800 per quanto riguarda il Patto per la BPM. Infine i soci non dipendenti, che dovrebbero essere circa un migliaio e sono guidati Piero Lonardi, attuale consigliere di sorveglianza e candidato per il nuovo Cda, dovrebbero esprimersi a favore della fusione.
Ricordiamo che con la fusione si creerebbe il terzo polo bancario italiano per dimensione e capitalizzazione di mercato.
A sostenere i due titoli è la maxi affluenza registrata per l'assemblea di sabato 15 ottobre. Le richieste di partecipazione sono già pari a 9000 ma c'è ancora tempo fino al 12 ottobre per lo stacco del biglietto.
Il motivo della forte affluenza all'assemblea di cui sopra è la centralità di quest'ultima per la trasformazione in spa e la definitiva fusione fra i due istituti. Ricordiamo che per l'approvazione definitiva è necessaria la maggioranza dei due terzi dei partecipanti.
Ad oggi i sindacati interni, che contano su circa 6000 aderenti, hanno espresso il loro appoggio all'operazione. Restano contrari, invece, i pensionati, le cui associazioni contano su 250 iscritti nel caso di Lisippo e su circa 800 per quanto riguarda il Patto per la BPM. Infine i soci non dipendenti, che dovrebbero essere circa un migliaio e sono guidati Piero Lonardi, attuale consigliere di sorveglianza e candidato per il nuovo Cda, dovrebbero esprimersi a favore della fusione.
Ricordiamo che con la fusione si creerebbe il terzo polo bancario italiano per dimensione e capitalizzazione di mercato.