Banco Popolare: aumento a 1,77 euro, per Akros lo sconto è in linea con ultime operazioni
Il Banco Popolare ha lanciato l’aumento di capitale da 2 miliardi di euro fissando a 1,77 euro il prezzo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione. Il periodo di sottoscrizione partirà lunedì 17 gennaio per concludersi venerdì 11 febbraio. Sono queste le decisioni prese ieri sera dal Consiglio di gestione dell’istituto scaligero, una volta ottenuto il parere favorevole del Consiglio di sorveglianza e il nulla osta alla pubblicazione del prospetto informativo da parte della Consob.
La nota diffusa dalla banca guidata da Pier Francesco Saviotti spiega che saranno complessivamente emesse 1.122.980.404 nuove azioni che verranno offerte in rapporto di 7 nuovi titoli ogni 5 azioni ordinarie (e/o obbligazioni convertibili) possedute. Il prezzo comporta “uno sconto del 29% rispetto a un Terp, pari a 2,492 euro, calcolato sulla base dei prezzi di chiusura di ieri (3,503 euro)”. I diritti di opzione saranno negoziabili in Borsa dal 17 gennaio al 4 febbraio compresi, mentre il consorzio di garanzia della ricapitalizzazione è guidato da Mediobanca e BofA Merrill Lynch.
La maxi ricapitalizzazione servirà in primo luogo al Banco Popolare a ripagare gli 1,45 miliardi di Tremonti Bond, rafforzando i requisiti patrimoniali in vista di Basilea 3. “Noi stimiamo che l’aumento di capitale farà crescere il Core Tier 1 del Banco Popolare al 7,6% nel 2012, allineandolo a quello dei competitor italiani ma sotto il target dell’8% che noi indichiamo che per le banche retail domestiche del Vecchio Continente”, scrivono gli analisti di Goldman Sachs che confermano la raccomandazione neutrale sul titolo, alzando il target price a 4,10 euro da 4,05 euro. I rischi principali visti dal broker americano sono il macrotrend in Italia, l’evoluzione dei CDS sui debiti sovrani, la finalizzazione del turnaround di Italease e la cessione di asset no core.
A Piazza Affari il titolo del Banco Popolare scivola sul fondo del paniere principale con un ribasso del 3,43% a 3,382 euro. Il mercato deve ancora analizzare il prezzo delle azioni di nuova emissione (1,77 euro). Ma i primi commenti sono già arrivati. Oltre a Goldmans Sachs, secondo gli esperti di Banca Akros “lo sconto è in linea con gli altri aumenti di capitale recentemente lanciati dalle altre banche europee”. Akros mantiene quindi la raccomandazione hold, mentre Intermonte conferma la sua view positiva sul titolo con un prezzo obiettivo a 4,85 euro.