Banche UK: il governo inizia il programma di uscita da Lloyds, incassati oltre 3 mld sterline
Deciso calo dei titoli delle principali banche inglesi in scia alla mossa del governo britannico su Lloyds Banking. Questa mattina la Uk Financial Investments, società che gestisce la partecipazione del governo nella banca, ha venduto 4,28 miliardi di azioni Lloyds, pari al 6% del capitale, riducendo la quota in mano al governo al 32,7% dal 38,7%. Il prezzo è stato fissato a 75 pence, il 3,1% in meno rispetto alla quotazione di chiusura di ieri (a 77 pence). E proprio questo aspetto probabilmente sta pesando sull’intero comparto finanziario inglese. Questa mattina sul listino di Londra spiccano infatti i cali di Lloyds Banking (-2,24%), ma anche di Rbs (-2,43%) e di Barclays (-2%).
Il governo inglese era entrato in Lloyds cinque anni fa con una quota del 39% per salvarla dal fallimento. All’epoca, il governo aveva sborsato 73,6 pence per azione, un valore che si era ridotto dopo alcune svalutazioni a 61 pence. Nel frattempo però Lloyds ha recuperato la sua redditività e le sue azioni sono salite con decisione (quotazioni quasi raddoppiate negli ultimi 12 mesi), rendendola una delle più grandi banche europee per capitalizzazione di mercato. La vendita a 75 pence, sotto i 77 pence di chiusura di ieri, delude e preoccupa soprattutto Rbs, il cui capitale è ancora per l’81% in mano al governo britannico che cinque anni fa aveva stanziato 45,5 miliardi di sterline. Per quanto riguarda Royal Bank of Scotland, però, il governo non ha fretta di uscire, almeno per il momento, rimandando la cessione poichè è gravata da asset ancora troppo poveri per essere venduti. Rbs viaggia ancora a un valore ancora decisamente inferiore rispetto a quello sborsato dal governo britannico 5 anni fa (360 pence rispetto ai 502 medi pagati dal governo)
Osborne: l’introito verrà utilizzato per ridurre il debito pubblico
La cessione della quota del 6% di Lloyds ha permesso di raccogliere 3,21 miliardi di sterline facendo registrare alle casse del governo un profitto netto di 60 milioni di sterline. Il cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, ha subito commentato su Twitter che si tratta di un importante passo nel piano per ottenere indietro i soldi stanziati cinque anni fa. Osborne ha anche rimarcato che il forte interesse mostrato dagli investitori di tutto il mondo per una banca britannica “è un segno l’economia britannica sta girando l’angolo”. “Cinque anni fa il governo precedente ha costretto i contribuenti britannici a mettere una somma enorme di denaro nel salvataggio delle banche – ha aggiunto Osborne – ed è stato un grande colpo per il debito pubblico britannico. Da quando sono diventato Cancelliere sono stato estremamente determinato per ottenere quei soldi indietro per i contribuenti”. L’introito della cessione odierna verrà utilizzato per ridurre il debito di circa 680 milioni di sterline.
(di Titta Ferraro e Valeria Panigada – Riproduzione riservata)