Notizie Notizie Italia Banche Ue: rischi politici e mancanza di capitale, i motivi del downgrade di Mediobanca sul settore

Banche Ue: rischi politici e mancanza di capitale, i motivi del downgrade di Mediobanca sul settore

25 Marzo 2013 11:19

I problemi per il settore bancario europeo non sono finiti. I rischi derivanti dal mondo politico e il capitale non ancora sufficiente hanno spinto gli analisti di Mediobanca a tagliare il giudizio sulle banche del Vecchio Continente a underperform dal precedente neutral. “L’Italia è il rischio di oggi, ma la Germania è il vero pericolo di domani”, si legge nel report di piazzetta Cuccia. Gli esperti vedono il quadro politico in Europa ancora come un problema più che una soluzione. E l’analisi della banca d’affari milanese si sposta inevitabilmente sull’Italia del dopo elezioni.
 
“La ventata di aria fresca portata dal Movimento 5 Stelle di Grillo è una notizia positiva nel lungo periodo ma per il momento offre un giro senza pagare. Con il 70% degli italiani che sono a favore dell’euro, il punto critico non è un’eventuale referendum sulla moneta unica bensì la nascita di movimenti anti-euro che si oppongono ai salvataggi dei Paesi più deboli dell’Eurozona”, spiega il broker. Inoltre, il pilota automatico evocato da Mario Draghi non ha fermato il gap di rendimento di Bot e Btp.

Oltre alla situazione politica, tra gli altri rischi che hanno favorito il downgrade del comparto bancario gli analisti di Mediobanca citano ancora la necessità di rafforzare il patrimonio. Gli esperti di piazzetta Cuccia stimano un deficit di capitale per 309 miliardi di euro, equamente diviso tra i Paesi della zona euro. Un deficit che “potrebbe essere controbilanciato solo da un sostanziale recupero dell’economia che fatichiamo a intravedere visto che il nostro scenario base prevede un deterioramento nella seconda parte dell’anno”.

Per gli esperti di Mediobanca l’Unione Bancaria europea necessita di un proprio piano Tarp, il piano anticrisi da 700 miliardi di dollari varato negli Stati Uniti dopo il crack di Lehman Brothers, per sostenere la crescita economica. Inoltre, per piazzetta Cuccia il fondo ESM potrebbe essere “il perfetto back-up” per sostenere le ricapitalizzazioni bancarie.

Il settore bancario europeo viene da un vigoroso rimbalzo (+42% circa) dai minimi di fine luglio 2012. “Il rimbalzo non ci ha lasciato impreparati e pensiamo che il compiacimento del mercato non sia opportuno osservando i rischi attuali“, commentano da Mediobanca. Gli esperti hanno lasciato solo Unicredit e ING tra le grandi banche europee con rating outperform. Tra le banche italiane il broker ha tagliato oggi il giudizio a neutral da outperform su Ubi Banca, Banca Generali e Mediolanum