Banche italiane: S&P, la ripresa è ancora lontana. Stimati accantonamenti fino a 42 miliardi nel 2014
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Standard & Poor’s vede ancora lontana una ripresa per le banche italiane. Tra i rischi, scrive l’agenzia di rating in una report sulle prospettive 2014 sul settore bancario italiano, ci sono l’ampio e crescente ammontare delle sofferenze nel 2014, i bassi utili che impattano negativamente sulla già modesta capitalizzazione e un costo della raccolta potenzialmente in aumento nel caso in cui si riducesse la dipendenza dalla Bce. Per S&P le perdite sui crediti rimarranno alte soprattutto per quanto riguarda le piccole e medie imprese.
“Il settore bancario italiano potrebbe essere in grado di generare utili sufficienti a coprire gli ulteriori accantonamenti che saranno necessari per le attese perdite da crediti”, spiega l’agenzia. “Tuttavia le performance individuali delle banche potrebbero continuare a cambiare da banca a banca e alcune potrebbero non avere un cuscinetto sufficiente a coprire le perdite da crediti e, a nostro dire, potrebbero aver bisogno di capitale addizionale“, spiegano gli analisti.
Secondo S&P il comparto bancario italiano potrebbe richiedere accantonamenti per crediti deteriorati intorno ai 32 miliardi-42 miliardi di euro in più. D’altra parte gli esperti non prevedono che i profili di finanziamento e di liquidità del settore possano deteriorarsi nel 2014 a meno che le potenziali pressioni sul merito creditizio del Paese possa far aumentare i costi del funding, difficili da sostenere per le banche nel lungo termine. La debole corporate governance potrebbe inoltre ostacolare le azioni sul rafforzamento del capitale e i piani di ristrutturazione di alcuni istituti di credito nazionali.