Banche Italia: S&P’s riduce il rating su 18 istituti. Giudizio confermato su Unicredit e Intesa e outlook negativo per tutti
“Le banche italiane devono affrontare maggiori rischi rispetto agli altri istituti della Zona Euro visti i costi di raccolta più alti”, si legge nella nota diffusa dall’agenzia di rating che ha ridotto di un notch il rating su 17 banche tra cui Ubi Banca e Credito Emiliano ( “BBB-“), Fga Capital, Iccrea e MedioCredito Centrale (“BB+”), Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Banco Popolare (“BB”) e Unipol Banca (“BB-“). I giudizi vengono tolti dal creditwatch negativo che viene invece confermato su Banca Carige che vede il rating scendere a “BB-” da “BB”. La valutazione su Agos-Ducato passa a “BB-” dal precedente “BB+”.
Confermato a “BBB/A-2” il rating su due big del comparto come Unicredit e Intesa Sanpaolo. Nonostante “il profilo finanziario dei due istituti sia esposto al rischio-Italia”, l’agenzia ritiene che i rispettivi profili “siano coerenti con gli attuali rating”. Giudizio stabile anche per il Credito Sportivo, Banca Fideuram, Mediobanca, Banca Popolare dell’Alto Adige e Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane.
La recessione sta minando la capacità di ripresa
S&P’s ritiene che “l’attuale recessione stia materialmente influenzando la capacità di ripresa dell’economia italiana”. L’agenzia, che per l’anno corrente stima un calo del Pil dell’1,9%, ha detto di attendersi un ulteriore peggioramento delle condizioni economiche. “L’output nel primo trimestre 2013 è risultato di otto punti percentuali minore rispetto agli ultimi tre mesi del 2007 e continua a scendere”.
L’outlook sul comparto bancario è negativo a causa “delle condizioni in cui le banche italiane devono operare e di un fattore specifico che teniamo in considerazione quando valutiamo le banche italiane, il merito di credito”.