Banche e impatti della guerra in Ucraina, la view di S&P
Le banche europee possono gestire le ricadute economiche del conflitto Russia-Ucraina. Così gli analisti di S&P il cui scenario base prevede interruzioni dell’attività in alcuni settori aziendali e una crescita economica ridotta ma comunque positiva nel 2022.
“Si tratta indubbiamente di un ambiente macroeconomico più difficile e incerto di quello che avevamo previsto all’inizio del 2022, e di conseguenza ci aspettiamo che le banche europee vedano una minore crescita dei prestiti e delle attività, così come un limitato aumento dei costi”, ha detto l’analista di S&P Global Ratings Nicolas Charnay in un report dedicato al conflitto in corso.
Di conseguenza S&P si attende che le banche europee vedano una crescita più contenuta dei crediti e delle attività, così come un limitato aumento dei costi, ma la banca d’affari non ritiene che questi effetti impattino in modo significativo la view del merito creditizio della maggior parte delle banche europee. Charnay ha aggiunto difatti: “Ma non vediamo questi effetti come probabili per testare significativamente la nostra visione del merito di credito della maggior parte delle banche europee”.
Il conflitto ha rimescolato e peggiorato i nostri scenari al ribasso. Le banche europee non sono tutte ugualmente vulnerabili a questi scenari al ribasso, quindi se tali scenari diventassero più probabili, S&P prevede quindi azioni di rating differenziate, sia tra i settori bancari dei singoli Paesi, sia tra i diversi istituti bancari nazionali che sulle singole banche. Se i rischi al ribasso dovessero materializzarsi, S&P si attende inoltre che i governi europei e le banche centrali intervengano per smorzare l’effetto sull’economia reale e, indirettamente, sulle banche.