News Notizie Italia Banca Ifis: conferma crescita utili, revisione al rialzo del Roe (Bloomberg)

Banca Ifis: conferma crescita utili, revisione al rialzo del Roe (Bloomberg)

Pubblicato 20 Giugno 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:19
Il management di Banca Ifis prevede una crescita degli utili annuali nel corso del prossimo triennio grazie alla riduzione dei costi della raccolta e all'aumento dei margini nel settore dei crediti di difficile esigibilità. A dirlo è Giovanni Bossi, amministratore delegato dell'istituto di credito, in un'intervista rilasciata a Bloomberg: "Abbiamo incrementato i nostri obiettivi sul Roe e ci aspettiamo un aumento della redditività del capitale netto annuale per il prossimo triennio. Ridurremo i costi della raccolta dell'1% il prossimo anno e di un ulteriore 0,5% nel 2015, per compensare la riduzione dei margini derivanti dal portafoglio dei titoli di Stato".

In particolare, Banca Ifis si aspetta un'elevata crescita annuale in singola cifra del margine di intermediazione nel 2013, 2014, 2015 mentre l'obiettivo complessivo di crescita delle due divisioni (recupero di crediti di difficile esigibilità e credito commerciale) si attesterà tra il 15% e il 20% all'anno per i prossimi tre anni. Le previsioni per la redditività del capitale netto (Roe) aumentano per il 2013 dal 20% al 25% e nel 2014 e 2015 il Roe si attesterà a oltre il 20%. E' inoltre attesa una riduzione dei costi di raccolta dell'1% il prossimo anno e di un ulteriore 0,5% nel 2015 con risparmi fino a 40 milioni di euro.

La raccolta retail al 19 giugno ha raggiunto i 3,9 miliardi di euro rispetto ai 3,6 miliardi di euro di fine primo trimestre; un incremento dei margini è previsto dalle attività core - crediti di difficile esigibilità e crediti commerciali - riducendo l'apporto degli interessi derivanti dal portafoglio di titoli di Stato.

La banca si aspetta una riduzione del portafoglio dei titoli di Stato Italiani, attualmente pari a 7,8 miliardi di euro, a 3,3 miliardi entro fine 2014 e a 2,2 miliardi entro fine 2015, non reinvestendo in nuovi titoli di Stato; la vita media del portafoglio è pari a circa 2 anni e non viene preso in considerazione "al momento" il rimborso anticipato di 500 milioni di euro di Ltro. Un ulteriore obiettivo è il raggiungimento di un rapporto sofferenze/impieghi al 3% entro fine esercizio da circa il 3,5% del primo trimestre.