Banca Carige alla conta per coprire l’aumento di capitale, dilemma piccoli azionisti

Conto alla rovescia per l’avvio del travagliato aumento di capitale di Banca Carige. L’istituto genovese aspetta oggi il via libera della Consob all’operazione di ricapitalizzazione da 560 milioni di euro che partirà domani. Ieri il titolo ha segnato un tonfo del 37% allineandosi alle condizioni dell’aumento che sarà fortemente diluitivo (nuove azioni emesse a 0,01 euro).
Intanto oggi il titolo tenta la risalita con titolo sospeso per eccesso di rialzo in avvio giornata con un balzo di oltre il 17% a 0,1083 euro.
L’accordo in extremis per la formazione del consorzio di garanzia dell’aumento poggia sul forte impegno dei soci forti (famiglia Malacalza, Aldo Spinelli e Gabriele Volpi). All’orizzonte si profila poi l’ingresso di nuovi soci importanti con quote tra il 2 e il 3%. L’esito dell’aumento di capitale dipenderà comunque in larga misura dall’atteggiamento dei piccoli azionisti che rappresentano oltre il 50% del capitale di Carige. Si tratta in larga parte di residenti in Liguria con un forte legame con la banca. L’ad Paolo Fiorentino si è detto ottimista su una risposta positiva dei retail, che però si trovano a dover affrontare il terzo aumento di capitale nel giro di 5 anni e i due precedenti (da 800 e 850 milioni rispettivamente>) sono stati “bruciati” dai cali in Borsa.
Soci storici e new entry
Secondo quanto dichiarato da Paolo Fiorentino, amministratore delegato dell’istituto genovese, circa la metà del capitale offerto ha già trovato i sottoscrittori. In prima fila Davide Serra con il suo fondo Algebris pronto a entrare con una quota del 2% circa. Serra, secondo quanto riportato da Il Messaggero, sarebbe convinto che questa volta la banca stia approntando una pulizia definitiva e il nuovo management è in grado di risanarla. Il Sole 24 Ore rivela che nel capitale della banca genovese starebbero rientrando con posizioni superiori al 2% del capitale anche due hedge fund: il fondo Tosca, che in passato deteneva un 5% di Carige, e Marshall Wace, hedge fund che aveva fatto un’apparizione nel capitale di Carige nel 2016. Sul fronte conversione le ultime indicazioni vedono Unipol, Intesa Sanpaolo e Generali pronte a sottoscrivere la parte riservata dell’aumento, ossia i 60 milioni, riservata agli obbligazionisti senior.
Oggi intanto l’ad Paolo Fiorentino farà nuovamente il punto con il cda di Banca Carige in agenda nel primo pomeriggio. In agenda non solo gli ultimi aggiornamenti in vista del via dell’aumento di capitale, ma anche le novità sul fronte cessione Npl e dismissioni asset. Carige ha dato a Credito Fondiario (Fonspa) un’esclusiva di un mese su 1,2 mld di Npl e la piattaforma Ceriga comprendente 55 dipendenti. Il prezzo offerto da Fonspa, rimarca Il Messaggero, sarebbe del 22-23% circa del loro valore.