Azionario: Vix ma non solo, allarme dall’indice che anticipa il cigno nero
In arrivo un cigno nero sui mercati Usa? In questi giorni a Wall Street l’attenzione dei ribassisti si sta focalizzando su un parametro che di norma anticipa il presentarsi sui mercati finanziari di un cigno nero, ovvero di un evento difficile da prevedere. E’ il cosiddetto CBOE Skew Index, noto anche semplicemente come Skew, che misura il costo da sostenere per l’acquisto di opzioni put out of the money in relazione all’indice S&P 500.
Tale indicatore ha concluso la sessione dello scorso venerdì, 17 marzo, al record di 153,34 punti, e lunedì ha confermato quei livelli.
L’opzione put, come noto, conferisce il diritto di vendere un asset a un determinato prezzo e a una determinata scadenza, mentre le opzioni call conferiscono il diritto di acquistare un asset.
Lo Skew è essenzialmente un modo per misurare le domande degli investitori interessati all’acquisto di una forma assicurativa – o all’hedging sulle loro esposizioni verso l’azionario – per tutelarsi contro un possibile dietrofront dei mercati azionari.
Come riporta MarketWatch, lo Skew monitora praticamente le scommesse ribassiste sullo S&P nel mercato delle opzioni rispetto alle scommesse rialziste con una duration simile.
Dal trend dell’indice, risulta come gli investitori stiano scommettendo in modo aggressivo sull’aumento dei rischi.
I dati di FactSet segnalano tra l’altro come tale parametro sia balzato di oltre il 21% dall’inizio dell’anno. Motivo per cui Mark Longo, amministratore delegato della società di ricerca OptionsInsider.com commenta la performance affermando che “il rialzo dello Skew riflette la domanda per fare hedging sull’esposizione verso l’azionario, dopo i nuovi massimi storici (degli indici Usa) a cui abbiamo assistito, avvenuti a una velocità record”.
Molti analisti fanno notare che da quando Donald Trump ha vinto l’Election Day dello scorso 8 novembre, gli “spiriti animali” di Keynes hanno avuto la meglio sui mercati, con un boom di buy che è stato scatenato non tanto da motivi razionali, quanto più che altro da facili entusiasmi.
Dal giorno delle elezioni, lo S&P 500 è cresciuto di oltre +11%, il Dow Jones ha guadagnato +14% e il Nasdaq Composite Index +13,6%.
Longo spiega il balzo dell’indice Skew con il fatto che gli investitori “valutano con maggiore preoccupazione la necessità di ricorrere a una protezione contro un possibile ribasso” delle azioni.
Il quadro appare più chiaro se il trend dello Skew viene considerato parallelamente a quello dell’indice della paura di Wall Street, il CBOE Volatility Index, che scambia a un valore ben inferiore rispetto alla media storica di 20 punti circa, e che segnala come il mercato potrebbe trovarsi impreparato di fronte al presentarsi di improvvise oscillazioni.
Jason Goepfert, presidente della società di ricerca sugli investimenti Sundial Capital Research, avverte tra l’altro che la storia insegna che quando lo Skew sale a un livello così superiore rispetto al VIX, di norma i mercati azionari scendono nei 30-60 giorni successivi.