Notizie Aviva: euro forte è segnale di approvazione per operato Bce, spazio per ulteriori rialzi

Aviva: euro forte è segnale di approvazione per operato Bce, spazio per ulteriori rialzi

11 Ottobre 2010 08:13

L’euro settimana scorsa si è riportato in area 1,40 dollari, massimi a 8 mesi ma ancora sotto quota 1,43 di inizio anno e ancora più lontano dall’1,60 toccato nel 2008 quando la BCE e Trichet ne hanno disapprovato il livello troppo alto. Pierre Lequeux, Responsabile currency management di Aviva Investors, ritiene che ci sia ancora terreno per un ulteriore apprezzamento della moneta unica.

L’esperto di valute di Aviva rimarca come ci siano molti motivi dietro l’aumento dell’euro: “Per via della grande quantità di liquidità che è stata pompata nel sistema del dollaro attraverso le misure di quantitative easing, investimenti in dollari sono stati riciclati e reinvestiti, per esempio, in asset non denominati in dollari per avere rendimenti più elevati. Questo ha portato a un deprezzamento del dollaro rispetto l’euro. Inoltre, la Banca Centrale Europea ha fino ad ora gestito molto bene la crisi del debito che ha colpito i Paesi periferici contribuendo al rafforzamento dell’euro e al miglioramento dei dati economici in generale. Infine, alcune banche centrali asiatiche nel culmine della crisi non hanno riciclato i loro surplus altrettanto velocemente di altre, si sono quindi ritrovate poco esposte rispetto all’euro e stanno ora riaggiustando i loro portafogli ricomprandolo. Ma anche se rimane un certo cinismo nei confronti di alcune questioni strutturali non ancora risolte, il mercato è tornato a una certa normalità”.

“Gli effetti dell’apprezzamento della valuta – aggiunge Lequeux – sono in un certo senso simili a una stretta monetaria con possibili implicazioni, quindi, sull’efficienza della politica monetaria di una banca centrale. In definitiva, un euro troppo forte potrebbe creare problemi alla BCE. Tuttavia, credo che – anche se nel breve termine la recente manovra potrebbe essere considerata significativa – l’euro non ha ancora raggiunto un livello tale per cui potrebbe creare problemi alla BCE. Secondo me, un euro forte riflette un voto di approvazione per il modo in cui la banca centrale e le autorità stanno gestendo l’economia”.