Automotive: la filiera italiana soffre, per la prima volta in calo anche l’export
Dopo due anni consecutivi in crescita, il 2012 ha segnato un'inversione di rotta per il comparto della componentistica italiana, che ha registrato un calo del fatturato del 9,2%. Per la prima volta, è sceso anche l'export (-5,3%) rispetto al 2011, quando si erano superati i livelli pre-crisi. Il quadro è emerso dall'osservatorio sulla filiera autoveicolare italiana realizzata dalla Camera di commercio di Torino, in collaborazione con l'Anfia. Una parte sostanziale delle imprese ha comunque ormai varcato i confini nazionali per vendere i propri prodotti all'estero, tanto che quasi la metà dei ricavi totali della filiera proviene da clienti stranieri. L'Europa Occidentale pesa ancora circa il 50% delle commesse, ma cresce la sub-quota di export verso il NAFTA (+13%) probabilmente per effetto del traino del marchio Fiat-Chrysler. Allungando lo sguardo sul futuro, lo studio rileva che nel primo trimestre del 2013 si intravede qualche timido segnale positivo o per lo meno di tenuta.