Notizie Notizie Italia Auto: strada sempre più in salita, le manovre per uscire dalla crisi

Auto: strada sempre più in salita, le manovre per uscire dalla crisi

2 Dicembre 2008 08:35

Strada sempre più in salita per il settore auto. Il dato sulle immatricolazioni annunciato ieri nel tardo pomeriggio lo dimostra: la crisi del mercato dell’automobile sta diventando sempre più “nera”. A novembre le immatricolazioni di autoveicoli in Italia hanno registrato una contrazione del 29,4% per complessive 138.352 unità. Si tratta di un crollo epocale, il calo più ampio dal 1993, quando l’Italia stava vivendo momenti difficili a causa della recessione e di Tangentopoli.
 
All’interno di questo scenario, le automobili targate Lingotto frenano meno del mercato, registrando addirittura un aumento della quota che passa da 30,9 al 31,3%. Grazie soprattutto al marchio Fiat e Lancia. Una soddisfazione per la casa torinese, anche se amara a causa delle preoccupazioni per l’intero settore. Tanto che i grandi gruppi mettono in moto nuove strategie e nuovi piani.
Il gruppo automobilistico torinese guarda a possibili alleanze ma solo con i giusti presupposti. Lo ha rivelato ieri John Elkann, presidente di Exor. Oggi “tutto cambia” ha sostenuto Elkann e pure l’idea di alleanze azionarie è tutt’altro che esclusa: “Lo ha detto Marchionne e lo ribadisco anche io:
l’auto Fiat vuole avere un ruolo e dunque sì, se ci fossero i presupposti, un matrimonio sarebbe possibile”. É una svolta, ma per il momento è inutile affannarsi nella caccia del partner. Elkann ha infatti sottolineato come non ci siano “ipotesi concrete”.
 
E se qui il motto è “l’unione fa la forza”, Oltreoceano le case automobilistiche cercano di snellirsi e cedere le attività pur di raccogliere risorse liquide. Ford ha infatti anticipato che potrebbe vendere la sua controllata svedese Volvo. General Motors, invece, sta studiando un piano che prevede drastiche riduzioni nella produzione americana e l’offerta ai possessori di obbligazioni di scambiare i bond per partecipazioni azionarie. Ma non solo. Entrambe le case automobilistiche avrebbero chiesto al governo svedese di intervenire in soccorso delle controllate locali e cioè di Volvo per Ford e di Saab per Gm. Secondo alcune indiscrezioni riportate dal Financial Times, potrebbe  arrivare da Stoccolma un finanziamento straordinario da 248 milioni di dollari.
Ma sono innanzitutto le decisioni del Congresso americano su eventuali aiuti statali a fare tenere il fiato sospeso ai due colossi di Detroit. L’urgenza e l’attesa cresceranno con i dati in arrivo oggi riguardanti  le vendite Usa di veicoli nel mese di novembre. Le attese sono di vendite sotto gli 11 milioni di unità, decisamente inferiori rispetto ai 16,1 milioni del 2007.