Auto: Marchionne vede un altro grande deal entro 3 anni, no comment su mail a GM
Entro il 2018 ci sarà un altro grande accordo di fusione tra le big dell’auto mondiale. Ne è convinto il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles (Fca), Sergio Marchionne. Nel corso della visita del premier Matteo Renzi allo stabilimento di Melfi, il ceo di Fca si è detto convinto che ci sarà un altro accordo di fusione nel settore auto entro i prossimi tre anni, non negando espressamente l’avvio di contatti con General Motors (GM).
Mail a GM? “Ne scrivo e ne ricevo tante”
In merito alle indiscrezioni stampa dei giorni scorsi circa la mail inviata dallo stesso Marchionne a GM per valutare la possibilità di un deal, il numero uno del Lingotto si è limitato a dire. “Non confermo. Scrivo un sacco di mail, così come ne ricevo, non si parla di queste cose in questo modo”.
“Sono assolutamente certo che prima di 2018 ci sarà una fusione”, ha detto Marchionne durante una visita allo stabilimento di Melfi in risposta ad una domanda se vede un consolidamento nel settore. “O lo facciamo noi o il sistema si renderà conto da solo che ci sono margini per migliorare questo business”, ha aggiunto il ceo del gruppo nato dalla fusione tra Fiat e Chrysler. “E’ una mia opinione personale, sulla base di una sensazione viscerale”, ha aggiunto.
Marchionne già lo scorso mese aveva rinnovato il suo appello per un consolidamento del settore per sostenere gli ingenti investimenti di capitale necessari per soddisfare le richieste di veicoli più sicuri e più ecologici.
Melfi, verso produzione record di 400mila auto nel 2015
Nel corso della visita allo stabilimento di Melfi si è parlato di prospettive di produzione e lavoro nello stabilimento lucano. “A Melfi arriveremo a oltre 8 mila dipendenti a fine anno, con l’indotto a oltre 15 mila lavoratori”, ha promesso Marchionne rimarcando come la produzione dello stabilimento nel 2015 toccherà il livello record di 400mila auto grazie alla flessibilità nei turni (venti turni settimanali con stabilimento fermo solo poche ore la domenica mattina).
Nel corso della visita allo stabilimento di Melfi si è parlato di prospettive di produzione e lavoro nello stabilimento lucano. “A Melfi arriveremo a oltre 8 mila dipendenti a fine anno, con l’indotto a oltre 15 mila lavoratori”, ha promesso Marchionne rimarcando come la produzione dello stabilimento nel 2015 toccherà il livello record di 400mila auto grazie alla flessibilità nei turni (venti turni settimanali con stabilimento fermo solo poche ore la domenica mattina).
Sulla questione contratti, il premier Renzi ha auspicato che il Jobs Act aiuti i lavoratori dello stabilimento di Melfi ad avere “contratti sempre più solidi e più stabili”.