Notizie Notizie Mondo Auto: le immatricolazioni in Europa crescono ancora a maggio, ma non in Italia

Auto: le immatricolazioni in Europa crescono ancora a maggio, ma non in Italia

17 Giugno 2014 07:48

A maggio la domanda di auto nuove in Europa è aumentata per il nono mese consecutivo mettendo a segno un incremento del 4,5% a 1,093,448 unità dalle 1.046.681 dello stesso periodo dell’anno scorso. E’ quanto emerge dai dati pubblicati dall’Acea. Nei primi cinque mesi dell’anno le immatricolazioni sono cresciute su base annua del 6,9% a 5,431,921. L’Italia è stato il solo mercato in cui si è registrato un calo delle vendite (-3,8%) mentre tutti gli altri hanno contribuito positivamente all’incremento del 4,5% di maggio: +0,3% in Francia, +5,2% in Germania, +7,7% in Gran Bretagna e +16,9% in Spagna. Le immatricolazioni nell’Ue a 28 più i Paesi aderenti all’Efta sono aumentate a maggio del 4,3% a 1.133.727 unità rispetto a maggio del 2013. Da inizio anno l’incremento è stato del 6,6% a 5.619.263 unità.

Male Fiat Chrysler Automobiles. Il Lingotto ha immatricolato a maggio in Europa (Ue28+Efta) 71.800 auto, il 2,9% in meno rispetto allo stesso mese del 2013, ma una crescita del 3,3% rispetto ad aprile 2014. La quota di maggio è stata del 6,3%, era del 6,8% un anno fa. Le vendite di FCA sono aumentate in Germania (+14,5% in un mercato cresciuto del 5,2%), nel Regno Unito (+10,7% a fronte di un incremento del mercato del 7,7%) e soprattutto in Spagna dove in un mercato che ha registrato una crescita delle vendite del 16,9%, Fiat Chrysler Automobiles ha aumentato le immatricolazioni del 55,5%. Nei primi cinque mesi del 2014 FCA ha registrato oltre 345 mila vetture, l’1,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2013. La quota è stata del 6,1%, era il 6,5% un anno fa.

Sono state invece quasi 55 mila a maggio le immatricolazioni in Europa del marchio Fiat, il 4,5% in meno nel confronto con lo stesso mese del 2013. La quota è stata del 4,8%, contro il 5,3% di un anno fa. Nel mese, il marchio è cresciuto in Germania (+9,9%), nel Regno Unito (+9,5%) e in Spagna (+69,1%).