Auto in panne sulle Borse europee: possibili nuovi Dieselgate all’orizzonte
Brusca retromarcia dei titoli dell’auto sulle Borse europee, sui timori di nuovi possibili casi di Dieselgate. Lo scandalo scoppiato in Volkswagen lo scorso settembre (leggi QUI l’articolo) riguardante i motori diesel truccati per falsificare i test sulle emissioni torna a far paura. L’indice settoriale Stoxx Europe 600 Automobiles & Parts segna un ribasso del 3,6%. A guidare i ribassi è la tedesca Daimler che sulla piazza di Francoforte cede oltre 6 punti percentuali. Dietro di lei la connazionale Volkswagen con un -4,5% e la francese Peugeot che a Parigi lascia sul terreno oltre 3 punti. Male anche Fiat Chrysler Automobiles (Fca): il titolo del Lingotto è il peggiore del Ftse Mib con un ribasso del 3,3 per cento.
Guai in casa Daimler?
A far scattare le vendite sul comparto auto europeo questa mattina è l’allarme di un nuovo Dieselgate, dopo che Daimler ha fatto sapere di star rivendendo il suo processo di certificazione sulle emissioni sotto pressione del dipartimento di giustizia americano. In una nota diffusa oggi, il gruppo di Stoccarda ha annunciato di aver avviato un’indagine interna sul suo processo di certificazione delle emissioni negli Stati Uniti, così come richiesto dalle autorità giudiziarie statunitensi. “Daimler sta cooperando pienamente con le autorità – si legge nella nota – indaga su possibili indicazioni di irregolarità e, naturalmente, prenderà tutte le azioni necessarie”. Parole che rimandano la mente a Volkswagen, quando lo scorso settembre proprio le autorità americane avevano scoperto il “vaso di Pandora” sui motori truccati.
Intanto in Francia, Peugeot ha fatto sapere che ieri è stata oggetto di una perquisizione da parte dei funzionari della Direzione generale della concorrenza, dei consumi e di frodi nel quadro dell’inchiesta ancora in corso sulle emissioni inquinanti in alcuni suoi motori.
E i conti non tornano
A pesare su Daimler sono anche i deboli conti riportati nei primi tre mesi dell’anno. Nel periodo gennaio-marzo l’utile netto della casa automobilistica, che raccoglie il marchio Mercedes-Benz, si è attestato a 1,4 miliardi di euro, in ribasso rispetto ai 2,05 miliardi del corrispondente periodo del 2015 e sotto le stime degli analisti pari a 1,6 miliardi. Complice le minori vendite di S e E-Class di Mercedes-Benz. Sotto le aspettative anche i ricavi, che sono saliti del 2% a 35 miliardi di euro (consensus a 36,12 miliardi).