Aussie azzoppato dal debole Pil australiano, nuovi minimi per l’euro
Il debole Pil australiano ha favorito oggi la discesa sotto quota 0,84 per il dollaro australiano. Il cosiddetto aussie è sceso fino a 0,8389 contro il dollaro Usa aggiornando i minimi dal luglio 2010. Nel terzo trimestre il Prodotto interno lordo australiano ha registrato una crescita dello 0,3% su base trimestrale rispetto allo 0,5% della passata rilevazione. Su base annua il dato ha mostrato un progresso del 2,7%. Il mercato si attendeva una crescita dello 0,7% t/t e un +3,1% a/a. Ieri la Reserve Bank of Australia aveva confermato il livello dei tassi di interesse al minimo storico confermando la view di tassi ai minimi ancora a lungo. Secondo gli analisti di Deutsche Bank il prossimo anno la Rba potrebbe trovarsi costretta a tagliare i tassi per fronteggiare la crescente disoccupazione.
“Il rafforzamento del momentum ribassista fa presagire un ulteriore ribasso. Nel medio termine, prevediamo una flessione costante verso gli 80 centesimi”, commenta oggi Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst di Swissquote Europe Ltd.
Sul forex oggi tiene banco anche il nuovo strappo ribassista dell’euro/dollaro sceso ai nuovi minimi a oltre 2 anni. Il cross eur/usd si è spinto fino a un minimo a 1,2322 dollari, livello più basso dall’agosto 2012. Sul mercato cresce l’attesa per il meeting di domani della Bce con l’istituto guidato da Mario Draghi che potrebbe annunciare un nuovo step di allentamento quantitativo per contrastare il rischio deflazione. L’accelerazione ribassista dell’euro è coincisa anche con l’uscita dei vari indici Pmi servizi dell’area euro. In particolare quello spagnolo è sceso a novembre a quota 52,7 dai 55,9 precedenti (consensus 55,2).
Sul fronte macro da monitore nel primo pomeriggio la diffusione oltreoceano della stima Adp sui nuovi posti lavoro creati nel settore privato, tradizionale antipasto in vista delle non farm payrolls in arrivo venerdì. A novembre dovrebbero essere stati creati 224 mila nuovi posti nel settore privato, un ritmo sostanzialmente stabile rispetto ai +230mila del mese precedente.