Asta Btp dà forza al Ftse Mib, domani responso su Pil. Conte non si illude: sarà recessione
L’asta Btp contribuisce a una nuova seduta positiva per Piazza Affari, che anche oggi fa meglio delle altre Borse europee e si avvia a chiudere il mese con un saldo positivo di circa l’8%. L’indice Ftse Mib ha guadagnato oggi 0,37% a quota 19.771 punti.
Indicazioni positive anche dall’ultima asta del mese di gennaio con l’assegnazione di titoli di Stato per ben 8 miliardi di euro, il massimo dell’ammontare previsto. Buona domanda per i Btp a 5 e 10 anni con rendimenti ai minimi da aprile per il titolo decennale. Indicazioni che hanno bissato quelle di ieri arrivate dall’asta Bot e hanno favorito un ulteriore restringimento dello spread in area 240 pb, sui minimi a 4 mesi.
Conte: diamo per scontata una nuova contrazione del Pil
L’Istat ha diffuso i dati sulla fiducia di consumatori e imprese a gennaio, con la prima in risalita a 114 punti, mentre quella delle imprese è scesa ulteriormente. Domani nuovo banco di prova con i dati sul PIL, atteso in contrazione dello 0,1% t/t nell’ultimo trimestre del 2018, sancendo così l’ingresso in recessione tecnica del paese. “Diamo per scontata una nuova contrazione del Pil”, ha affermato oggi il premier, Giuseppe Conte, che non si è detto preoccupato dall’andamento dell’export che dovrebbe riprendere una volta che Usa e Cina troveranno un accordo sui dazi. Conte si attende che dopo la debolezza della prima parte dell’anno il PIL ritrovi vigore nella seconda metà del 2019.
Top & flop, Moncler davanti a tutti
Sul parterre di Piazza Affari spiccano i titoli del lusso (+5,94% Moncler e +1,53% Salvatore Ferragamo) sostenuti dai conti record di Lvmh che ha chiuso il 2018 con vendite in rialzo del 10% a 46,8 miliardi di euro.
Ha diffuso i conti preliminari 2018 anche Ferragamo che ha riportato vendite in calo del 3,4% a 1,35 miliardi di euro, sostanzialmente in linea con le attese degli analisti che si aspettavano un dato pari a 1,36 miliardi.
Bene anche Stm (+0,43%) sostenuta dai conti oltre le attese di Apple.
Seduta sull’ottovolante per Leonardo che alla fine è riuscita a strappare il segno più (+0,38%) dopo essere arrivata a cedere oltre il 2%. La risalita delle quotazioni è stata innescata dalle parole del primo ministro, Giuseppe Conte, che ha smentito seccamente l’ipotesi di una fusione tra Leonardo e Fincantieri. “Il governo non interviene nella vita di società quotate, si tratta di voci destituite di fondamento”, ha detto Conte. Le indiscrezioni stampa odierne indicavano il governo al lavoro per la creazione di un maxi polo della Difesa e della Cantieristica con una fusione tra Leonardo e Fincantieri.