Notizie Notizie Italia Arpe modella la nuova Banca Profilo. Piano 2010-’12 prevede anche crescita per linee esterne

Arpe modella la nuova Banca Profilo. Piano 2010-’12 prevede anche crescita per linee esterne

20 Novembre 2009 10:35

Prende forma la nuova Banca Profilo targata Matteo Arpe. Il nuovo piano industriale 2010-2012 ha visto oggi la luce. Il cda dell’istituto presieduto da Matteo Arpe ha approvato il nuovo piano che arriva a conclusione della prima fase di ristrutturazione aziendale “necessaria a restituire solidità patrimoniale, risanamento economico ed efficienza operativa”, rimarca la nota dell’istituto milanese. Tra luglio e ottobre 2009 sono stati conclusi i due aumenti di capitale per un totale di circa 100 milioni di euro (70 milioni riservati ad Arepo BP, controllata del Fondo Sator; 29,8 milioni in opzione agli azionisti), operazioni che, unitamente alla tranche di ulteriori 10 milioni oggetto di collocamento presso investitori istituzionali e professionali, portano il coefficiente patrimoniale di vigilanza consolidato a circa il 25%.


Le linee strategiche di sviluppo contenute nel piano industriale puntano alla focalizzazione del business nel settore del Private Banking attraverso l’offerta di servizi di consulenza specialistica e gestione personalizzata del patrimonio complessivo della clientela. Basi operative per la crescita organica e per vie esterne saranno l’Italia e la Svizzera, dove ha sede la controllata ginevrina Société Bancaire Privèe (Banque Profil de Gestion dal 1 dicembre 2009). Tra gli obiettivi reddituali al 2012 del gruppo Banca Profilo c’è una raccolta totale da clientela a fine triennio pari a 8,4 mld di euro, di cui 5,1 mld Banca Profilo. La crescita dell’organico nel triennio è attesa del 48%, con ricavi consolidati a oltre 100 mln di euro nel 2012. Il cost income a fine fiennio è visto al 59%, con Roe al 16,8%.
L’obiettivo al 2012 in Italia è di oltre 60 banker in Italia distribuiti su 10-12 filiali. Il piano prevede anche la possibilità di una crescita per linee esterne che sarà comunque limitata al massimo al 25% delle nuove masse con una forte disciplina in termini di creazione di valore. Per le attività svizzere del gruppo si prevede di raggiungere importanti obiettivi di crescita nel 2012 in termini di raccolta, superiore a 3 mld di euro, e di ricavi, ad oltre 30 milioni.