News Notizie Italia Appalti: lavori pubblici in calo del 27% in primi quattro mesi del 2013

Appalti: lavori pubblici in calo del 27% in primi quattro mesi del 2013

Pubblicato 17 Luglio 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:17
Nel corso del 2012 il mercato dei lavori pubblici si è ridotto del 24,5% mentre nel primo quadrimestre del 2013 è andata persa una ulteriore quota di mercato pari al 27% (-27% di riduzione degli appalti di lavori per importi superiori a 40 mila euro nel primo quadrimestre 2013 rispetto al primo quadrimestre 2012). E' quanto rileva il presidente dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, Sergio Santoro, che ha presentato oggi la Relazione annuale al Parlamento per l'anno 2012.

"La caduta degli investimenti pubblici va contrastata. Se diventa strutturale su livelli così ridotti, mette a repentaglio non solo le basi dello sviluppo economico del Paese ma anche un'appropriata e regolare erogazione dei servizi. In questo senso le disposizioni del decreto-legge 69 vanno nella direzione giusta, ma devono essere consolidate con la ricerca di risorse aggiuntive da conseguire con ogni mezzo", ha sottolineato il presidente. L'Autorità propone inoltre una riflessione sugli strumenti di spending review che non consistano soltanto in tagli alla spesa ma anche nella ricerca, definizione e realizzazione di comportamenti della pubblica amministrazione che generano risparmi. Attraverso l'analisi dei dati l'Autorità ha trovato una relazione tra la diffusione della procedura negoziata nella scelta del contraente e la penalizzazione delle stazioni appaltanti in termini di costo finale dei contratti. Nelle procedure aperte si riscontrano in media valori di ribasso decisamente più elevati rispetto a quelli presenti nelle procedure negoziate con differenze tra il 5,6 e il 7,5%. Si tratterebbe di un risparmio di oltre un miliardo di euro.

Per Santoro, lo sblocco dei pagamenti arretrati della pubblica amministrazione non solo darà impulso all'economia ma permetterà alle piccole e medie imprese di rimanere sul mercato aumentandone la concorrenza. L'operazione deve poter contare sull'effettivo passaggio previsto dalla legge di contabilità, dal sistema di competenza e cassa al solo sistema di cassa. In questo modo l'effetto del patto di stabilità non inciderà significativamente, in senso negativo, come invece avviene oggi in Italia, sui tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni. L'Autorità, che ritiene la semplificazione della pratica amministrativa nel settore degli appalti un fattore fondamentale di efficienza e di competitività, ha dato tempestiva esecuzione a questa disposizione normativa, senza chiedere risorse aggiuntive al bilancio dello Stato, creando il Sistema Avcpass, il sistema di verifica telematica dei requisiti per le imprese, i professionisti e le stazioni appaltanti.