Antitrust avvia istruttoria su 4 big del cemento su possibile cartello per aumento prezzi
Le big del cemento finiscono nel mirino dell’antitrust. L’Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha aperto un’istruttoria nei confronti di quattro tra le maggiori imprese nazionali che producono e commercializzano cemento: Buzzi Unicem, Cementir Italia, Industria Cementi Giovanni Rossi e Holcim Italia.
Immediata la reazione del mercato con le società del settore colpite dalle vendite: in coda al Ftse Mib il titolo Buzzi con un calo del 5%, -2,5% per Cementir.
Ipotesi aumento coordinato dei prezzi
Il procedimento riguarda l’ipotesi di un’intesa orizzontale che sarebbe stata attuata, in violazione dell’articolo 101 TFUE, coordinando gli aumenti del prezzo di vendita del cemento. Dalla documentazione emerge che, con simultanee comunicazioni inviate alla clientela, la Buzzi, la Cementir e la Cementirossi hanno contemporaneamente incrementato il prezzo del cemento di un uguale importo pari a 9 euro/tonnellata, con effetto a far data – identica per tutte le suddette imprese – dal 15 giugno 2015. “Il relativo testo, peraltro, per due delle imprese (Buzzi e Cementirossi) presenta un tenore assai simile anche nelle parole utilizzate – precisa la nota dell’Antitrust – Analogo comportamento, per quanto riferito dal segnalante (un’impresa in Piemonte, ndr) sarebbe stato tenuto anche da Holcim, la quale pure avrebbe, nel medesimo periodo, innalzato in modo corrispondente il prezzo di vendita del cemento”.
Per accertare queste circostanze, nelle giornate del 25 e 26 novembre i funzionari dell’Agcm hanno eseguito una serie di ispezioni nelle sedi delle società interessate, dell’Associazione di categoria AITEC e di altre società operanti nel medesimo settore, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust e del Nucleo frodi tecnologiche della Guardia di Finanza.
Sono già arrivate le prime risposte da parte delle società coinvolte. “In Buzzi Unicem il rispetto della normativa a tutela della concorrenza rappresenta una priorità aziendale. Confidiamo, pertanto, di riuscire a dimostrare durante l’istruttoria l’insussistenza di qualsiasi comportamento non conforme”, rimarca una nota diffusa questa mattina da Buzzi.
“Holcim (Italia) agisce in conformità alle leggi, incluse le norme e le pratiche di concorrenza leale”, rimarca la nota diffusa dalla filiale italiana del gruppo cementiero LafargeHolcim aggiungendo che l’azienda ha “politiche e procedure in atto volte ad assicurare la conformità con i principi e le regole della concorrenza leale, proibendo comportamenti anti-competitivi e l’abuso di posizioni di mercato dominanti. Vi è tolleranza zero in caso di violazioni”.