Ansaldo STS: resta alto l’appeal speculativo, acquisti sul titolo. Bene anche Finmeccanica
Ansaldo STS resta un tema caldissimo a Piazza Affari. L’appeal speculativo sul titolo, già molto elevato, è stato alimentato da alcune dichiarazioni dell’Ad di Finmeccanica (riprese dall’Ansa), Giuseppe Orsi, secondo cui le attività civili del colosso pubblico o subiscono un processo di aggregazione oppure falliscono perché la società non ha le risorse da investire per far ripartire queste attività. “Questa chiara indicazione – scrive Intermonte nella nota odierna – aumenta a nostro avviso le chances che Finmeccanica possa cedere Ansaldo Breda offrendo anche Ansaldo STS ad un potenziale compratore estero”.
Una notizia, sottolinea il broker, ovviamente positiva per la controllata di Finmeccanica “in quanto aumentano le possibilità di un take over sul titolo”. La Borsa ha subito apprezzato: Ansaldo STS svetta sul paniere principale con un rialzo del 5,35% a 8,16 euro, mentre la casa madre mostra un progresso del 2,35% a 5,25 euro. La cessione delle attività civili, conclude infatti Intermonte, “sarebbe positiva anche per Finmeccanica in quanto ridurrebbe il debito e si concentrerebbe sulle attività core”.
Anche Equita conferma le stime sulla società e la view sull’M&A deal. La sim milanese elenca nella nota odierna una serie di elementi positivi tra cui una raccolta ordini prevista per il 2012 tra 1,5 e 1,6 miliardi di euro, ribadendo “un’elevata probabilità di M&A deal, più per la necessità di Finmeccanica di trovare una way out per Ansaldo Breda”. Inoltre, nello scenario migliore, la ripresa dei lavori in Libia dovrebbe avverarsi entro l’ultimo trimestre del 2012.
Il broker sottolinea però anche due rischi intorno ad Ansaldo STS. Per quanto riguarda la commessa per la metropolitana di Salonicco (circa 120 milioni di euro) “sebbene non ci siano conferme in tal senso – spiega la sim milanese -, alla luce dell’attuale situazione della Grecia riteniamo esista il rischio di ulteriori ritardi e forse di una cancellazione”. Più in generale, a causa della crisi debitoria dell’Eurozona, potrebbero verificarsi “un allungamento dei tempi di assegnazione delle gare e minori anticipi da parte dei clienti”.