Annuncio Pechino su rivalutazione yuan spinge in alto le commodity currency e l’euro
Nuova iniezione di fiducia sui mercati finanziari in scia all’apertura della Cina a una maggiore flessibilità dello yuan. La People’s Bank of China ha sottolineato che la ripresa dell’economia cinese ha acquistato solidità con il rafforzamento della stabilità economica e pertanto è necessaria una maggiore flessibilità dello yuan. Notizie arrivate nel weekend da Pechino che hanno fruttato un rally dei mercati asiatici (+2,43% il close di Tokyo) e delle principali materie prime. Aumento dell’appetito al rischio che sul mercato valutario si traduce in una nuova salita delle commodity currency. Prosegue intanto la risalita dell’euro nei confronti del dollaro. La moneta unica europea viaggia sui massimi di giugno e oggi ha toccato un massimo a 1,2488 dollari, livelli che non vedeva dal 24 maggio scorso per poi attestarsi a 1,243 dollari.
La decisione presa nel weekend da Pechino è stata accolta con favore anche da Washington. “E’ una mossa costruttiva che può aiutare a salvaguardare la ripresa e contribuire ad una economia globale più equilibrata”, è stato il commento del presidente Usa, Barack Obama. Mossa che potrebbe incidere sul timing della politica monetaria cinese. “L’annuncio di sabato della People’s Bank of China rende meno probabile, nel breve termine, un aumento dei tassi di interesse finalizzato a raffreddare la crescita economica”, si legge nel report odierno sul Forex di Michael Hewson, Market Analyst di Cmc Markets. Hewson rimarca però come, alla luce dell’inflazione sopra il 3 per cento, il rischio di un ulteriore inasprimento della politica monetaria a medio termine non è comunque escluso. Cmc Markets si aspetta un’ulteriore debolezza del dolalro nei prossimi giorni con gli investitori maggiormente propensi a puntare su asset più rischiosi, specialmente se dall’Europa non arriveranno sorprese.
Scarna l’agenda macro della prima seduta della nuova ottava. In assenza di dati macroeconomici significativi, l’attenzione degli operatori sarà rivolta alle parole del presidente della Banca centrale europea, Jean Claud Trichet, che terrà un discorso sullo stato di salute dell’economia della zona euro. Domani lo sguardo del mercato sarà rivolto all’indice ifo tedesco di giugno (consensus 101,1 punti, precedente 101,5 punti), mentre dagli usa è atteso il dato di maggio sulle vendite di case esistenti (consensus +7,5% m/m).