Anche la Bce a caccia di munizioni per mettere all’angolo la crisi: pronta ricapitalizzazione
Bce a caccia di munizioni. Di fronte all’escalation della crisi dei debiti sovrani, Francoforte sta valutando la possibilità di raddoppiare la dotazione attuale di 5,8 miliardi di euro. Un “aumento di capitale” da chiedere agli Stati membri per evitare di ritrovarsi in pancia perdite potenziali sui titoli di Stato detenuti in portafoglio che metterebbero a rischio la solidità patrimoniale dello stesso istituto. Lo riferiscono fonti interne alla Bce.
Che la situazione rischi di diventare insostenibile anche per il bancomat della Bce, è sempre più evidente. Solo la scorsa settimana la Banca centrale europea ha acquistato bond emessi dai membri dell’area euro, Irlanda, Spagna, Portogallo in testa, per 2,677 miliardi di euro, accelerandoulteriormente gli acquisti dagli 1,965 miliardi della settimana precedente. E’ questo il quadro che offrono le statistiche rilasciate ieri dalla Bce, che drenerà dal sistema 72 miliardi di euro di liquidità per sterilizzare gli effetti monetari degli acquisti di titoli di Stato fin qui realizzati. I bond acquistati la scorsa settimana tornano così ai livelli d’inizio luglio, quando la Bce viaggiava sui quattro miliardi settimanali.
Agli inizi del programma denominato Securities Markets Programme, lanciato in occasione della crisi greca, gli acquisti di titoli viaggiavano oltre la soglia dei 10 miliardi settimanali, per poi rallentare progressivamente e arrivare al di sotto della decina di miliardi durante l’estate passata. Ma adesso la situazione rischia di sfuggire di mano: dopo Atene, sono arrivate Dublino e Lisbona. Da qui l’esigenza di dare un’accelerazione al piano, ma al contempo anche di cautelarsi.
Secondo una delle fonti, la Bce avrebbe fra le opzioni il raddoppio del capitale, mentre secondo un’altra non sarebbe ancora chiaro l’aumento di capitale che la banca intenderebbe chiedere. “La questione è che la Bce è preoccupata di potenziali perdite dai suoi acquisti di bond – ha dichiarato una delle fonti – al momento stiamo effettuando acquisti per un ammontare molto modesto, ma cosa può accadere se la cifra aumenta e se il valore dei bond comprati registra una perdita improvvisa del 30%?”. Una domanda che resta al momento senza risposta, ma indicazioni in tal senso arriveranno giovedì e venerdì prossimo in occasione del vertice Ue. Intanto il mercato ha già emesso il suo verdetto: ieri l’euro sulle indiscrezioni ha recuperato terreno superando quota 1,34 dollari.
In realtà contro la valuta americana hanno giocato anche le attese per le ulteriori mosse di stimolo monetario che arriveranno Oltreoceano: secondo il tam tam di Borsa dalla riunione del comitato monetario della Federal Reserve, in programma questa sera, arriveranno dettagli sul piano da 600 miliardi annunciato un mese fa per rimettere in moto l’economia. E’ atteso naturalmente un nulla di fatto in materia di tassi.