Notizie Notizie Mondo Allarme di Ubs sui conti trimestrali, finanziari europei in allerta

Allarme di Ubs sui conti trimestrali, finanziari europei in allerta

1 Ottobre 2007 07:02

Si annuncia una seduta sotto pressione per i titoli finanziari europei. Prima dell’apertura la banca svizzera Ubs ha infatti lanciato un profit warning sul terzo trimestre, avvertendo che nel periodo l’istituto dovrebbe registrare una perdita pretasse compresa tra i 600 e gli 800 milioni di franchi svizzeri. Si tratterebbe della prima perdita timestrale in nove anni.

 

Il titolo Ubs ha aperto le contrattazioni a Zurigo in calo del 3,5% a 60,4 franchi, mentre a livello europeo l’indice Stoxx del settore bancario è il peggiore, con un calo dello 0,9%. In Italia ribassi superiori al punto percentuale interessano Unicredit, Montepaschi e Intesa Sanpaolo.

 


L’allarme arriva come conseguenza di una svalutazione del valore di 4 miliardi di franchi su asset nel reddito fisso sui quali avrebbe pesato la crisi dei mutui subprime e la carenza di liquidità nel mercato interbancario. Nel comunicato della banca si legge in particolare che il warning giunge “in seguito ad un ammortamento di posizioni in seno al reddito fisso, tassi e cambi, principalmente connesso al deterioramento delle condizioni del mercato ipotecario residenziale a rischio statunitense”.

 

In maggio Ubs era stata costretta alla chiusura della sua divisione attiva negli hedge fund, Dillon Read Capital Management, dopo aver riscontrato perdite sul trading di titoli legati al settore dei mutui subprime.

 


Ubs, che diffonderà i conti trimestrali il prossimo 30 ottobre, ha reso noto di prevedere per l’intero 2007 risultati inferiori a quelli del 2006. La banca aveva chiuso il secondo trimestre con una crescita dei profitti del 79%.

 

I risultati deludenti porteranno anche a un rinnovamento del management e al licenziamento di circa 1500 dipendenti. Marcel Rohner, ceo del gruppo, diventa chairman e ceo dell’investment bank. Huw Jenkins, chairman e ceo dell’investment bank si ritira. Clive Standish, cfo del gruppo, va in pensione. Marco Suter, vice presidente esecutivo, assume il ruolo di cfo.

 

Il ceo del gruppo, Marcel Rohner, ha commentato: “Il 14 agosto ho dichiarato che se la turbolenza dei mercati fosse continuata durante il trimestre in corso, ciò avrebbe comportato probabilmente una flessione delle attività di negoziazione dell’investment bank, compensata da ricavi prevedibili nelle attività di gestione patrimoniale e di gestione di attivi. In effetti, le condizioni di mercato sono rimaste turbolente, il che significa che in questo trimestre registreremo una perdita ante imposte complessiva a livello di gruppo. Malgrado i risultati deludenti nel terzo trimestre prevediamo di concludere l’anno con un buon livello di utile e con una forte posizione di capitale. Tutte le altre attività in seno all’investment banking e global asset management continuano a registrare buoni risultati”.

 

Il ceo ha inoltre chiarito che le posizioni rimanenti nei Rmbs a rischio diretti hanno un valore attuale netto di 19 miliardi miliardi di dollari. Queste posizioni sono principalmente costituite da tranche
valutate AAA, di cui l’80% ha una vita media inferiore a tre anni. Vi è inoltre una posizione minore inferiore a 4 miliardi di dollari esposta ai titoli a rischio attraverso Cdo su pool ipotecari a rischio. Si tratta di titoli valutati AAA o High Grade e con una vita media breve.

 

(notizia aggiornata alle ore 9.15)