Notizie Notizie Mondo Alibaba, via libera di Hong Kong alla quotazione “primary”

Alibaba, via libera di Hong Kong alla quotazione “primary”

9 Agosto 2022 11:30

La borsa di Hong Kong ha accolto la richiesta del gigante dell’e-commerce cinese, Alibaba di convertire le azioni negoziate localmente dall’attuale status secondario in quotazione “primary”, aprendo la strada per gli investitori della Cina Continentale di negoziare le azioni direttamente. La data prevista per l’entrata in vigore è la fine del 2022, si legge nel comunicato stampa emesso dalla borsa di Hong Kong.

L’ottenimento dello status “primary” a Hong Kong renderebbe Alibaba idonea per l’inclusione in un programma di collegamento azionario con la Cina continentale.

Il titolo è salito brevemente di oltre il 2% negli scambi di Hong Kong per poi chiudere a al rialzo dello 0,9% a quota 89,60 dollari di Hong Kong.

“Data la presenza sostanziale delle nostre operazioni commerciali in Cina e il nesso tra Hong Kong e le nostre principali operazioni commerciali in Cina, prevediamo che la conversione in quotazione primaria ci consentirà di ampliare la nostra base di investitori e facilitare una maggiore liquidità, e in particolare espandere accesso a investitori con sede in Cina e in altri paesi asiatici”, ha dichiarato Alibaba in nota.

Alibaba, quotata a New York in una delle più grandi IPO della storia recente

Ricordiamo che Alibaba è stata quotata alla Borsa di New York nel 2014 nella più grande IPO dell’epoca, mentre la quotazione secondaria nell’ex colonia britannica è avvenuta nel novembre 2019.

Quasi tre anni fa, il gigante cinese della tecnologia Internet ha iniziato ad avvicinare gli investitori a casa con una quotazione secondaria a Hong Kong.

Il mese scorso, Alibaba ha approfittato delle recenti modifiche alle regole a Hong Kong per richiedere il cambio di status della propria quotazione da “secondary” a “primary”.

Poco più di una settimana fa, la US Securities and Exchange Commission (la Consob americana) ha aggiunto il gigante dell’e-commerce in un elenco di società cinesi quotate negli Stati Uniti che rischiano il delisting se non dovessero riuscire a soddisfare i requisiti di audit entro tre anni. Alibaba ha detto che lavorerà con le autorità di regolamentazione per mantenere le sue quotazioni a New York e Hong Kong.