News Notizie Italia Agricoltura in calo, in controtendenza con il PIL: -1,1% t/t e -0,7% a/a per il settore

Agricoltura in calo, in controtendenza con il PIL: -1,1% t/t e -0,7% a/a per il settore

1 Settembre 2022 16:32

L’agricoltura è l’unico settore a far registrare un risultato negativo con un calo dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Il risultato – sottolinea la Coldiretti – è che oltre 1/3 delle aziende agricole (34%) si trova costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo mentre più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività.

In controtendenza all’andamento generale, dunque, il valore aggiunto cala solo per l’agricoltura e la pesca per effetto della siccità e dell’esplosione dei costi di produzione, dall’energia ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame. Lo afferma la Coldiretti in riferimento all’andamento del Pil nei conti economici trimestrali dell’Istat relativi al secondo trimestre 2022 che evidenziano in generale per l’intera economia un aumento dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti – si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.

“Non c’è tempo da perdere e bisogna intervenire subito sui rincari dell’energia che mettono a rischio quegli spazi di autonomia e sovranità alimentare che fino a oggi le imprese agricole italiane sono riuscite a difendere per il bene del Paese e con essi l’approvvigionamento delle famiglie che già devono affrontare insostenibili aumenti dei prezzi” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.