Accelerazione ribassista per l’indice del dollaro
Minimo dal sette febbraio per il dollar index, l’indice che rileva le performance del biglietto verde contro un basket di valute, che dopo un inizio convincente è tornato a perdere terreno in scia delle indicazioni arrivate dal mercato del lavoro della prima economia.
A settembre la stima elaborata dalla società privata Adp, l’antipasto in vista dei dati ufficiali in calendario per venerdì, ha evidenziato una crescita delle buste paga del settore privato statunitense di 166 mila unità, 14 mila in meno rispetto alle stime.
Il dato, sommato allo “shutdown”, il blocco parziale delle attività governative scattato il 1° ottobre in virtù del mancato accordo nel Congresso Usa, incrementa le probabilità che anche nel corso della riunione in calendario a ottobre i membri della Fed rinvieranno l’adozione del tapering, il piano di progressiva riduzione degli stimoli monetari.
Secondo un sondaggio condotto da Bloomberg tra 40 economisti emerge che una settimana di blocco potrebbe incidere negativamente sulla crescita economica per lo 0,1%. Il range di previsioni va da zero a 0,4%.
A poco più di due ore dalla chiusura dei listini a stelle e strisce il dollar index segna un rosso dello 0,3% a 79,904 punti. L’indicatore nell’ultimo mese ha perso il 2,6% mentre il saldo trimestrale evidenzia un rosso del 4,3%.