Notizie Notizie Italia Abbiamo gas (russo) da vendere. La spiegazione del paradosso Italia in attesa del tanto temuto inverno al freddo

Abbiamo gas (russo) da vendere. La spiegazione del paradosso Italia in attesa del tanto temuto inverno al freddo

29 Settembre 2022 15:05

In attesa della possibile stangata autunnale delle bollette, una parziale buona notizia arriva dalle quotazioni italiane del gas. Negli ultimi due giorni, il prezzo del gas sul mercato italiano è di quasi due terzi inferiore alle quotazioni sul mercato europeo. Mentre difatti il prezzo TTF, quotato alla Borsa di Amsterdam e punto di riferimento per gli scambi in Europa, nella giornata di lunedì ha toccato un picco di 220 euro al megawattora, in Italia i valori al PSV (punto di scambio virtuale), che fa da riferimento per il mercato italiano, ha toccato una punta minima a 80 euro.

Dal 1° ottobre, con il prossimo aggiornamento tariffario, cambierà il metodo di aggiornamento dei costi della materia prima nelle bollette del gas per le famiglie che sono ancora nelle condizioni di tutela (oggi circa 7,3 milioni di clienti domestici, su un totale di 20,4 milioni, il 35,6% circa).

L’Arera difatti ha deciso di sganciare il prezzo del gas italiano dal prezzo stabilito ad Amsterdam, borsa di riferimento dei prezzi europei del gas. L’Autorithy in particolare ha deciso di non utilizzare più come riferimento le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso PSV italiano. Il nuovo metodo, legato alla situazione di emergenza, sarà in vigore fino al termine della tutela gas, ad oggi previsto a gennaio 2023. In altri termini si passa dal prendere come riferimento non più le quotazioni a termine del mercato all’ingrosso di Amsterdam, il Ttf, ma la media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso PSV italiano.

Il gas russo rivenduto all’estero

Al calo dei prezzi si aggiunge in questi giorni anche una circostanza “anomala” per l’Italia, ossia la rivendita di gas all’estero. Come rende noto Snam, gestore della rete nazionale del gas, al punto di ingresso del Tarvisio, da dove passa il metano fornito dal colosso russo Gazprom, nelle ultime due giornate sono arrivati 40 milioni di materia prima (25 + 15) e, di questi, 30 (18 + 12) sono stati quasi immediatamente rivenduti all’estero. In sostanza in Italia al momento c’è un’abbondanza di gas, vuoi per gli stoccaggi quasi pieni (al 90% come ha indicato ieri il Ministero della Transizione Ecologica), vuoi per i risparmi in atto complice anche le temperature miti.  Da qui la spiegazione dell’export di parte del gas in arrivo dalla Russia.

In vista dell’inverno il MITE ha varato il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas che punta di risparmiare fino a 5,3 miliardi di metri cubi di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas). A cui si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi.