A Piazza Affari sbandano Intesa Sanpaolo ed Enel, tracollo di Diasorin
Piazza Affari chiude di cattivo umore nel giorno del discorso di Jerome Powell. Il Ftse Mib ha perso l’1,44% a 19.847 punti. Il mercato, dopo un primo sussulto al rialzo, ha accolto senza troppo calore la svolta nella strategia Fed. Jerome Powell ha annunciato la nuova strategia di politica monetaria della banca centrale con un average inflation target (AIT) intorno al 2%. Questo vuol dire che con la nuova strategia sarà consentito uno sforamento temporaneo del 2% in modo da compensare periodi di inflazione sotto l’obiettivo. Il FOMC, ha aggiunto Powell, punterà su inflazione media del 2%, puntando a una occupazione che sia diffusa e inclusiva. “La Fed metterà l’occupazione davanti all’inflazione nella sua nuova strategia di politica monetaria”, ha detto il numero uno della Fed Jerome Powell, nel discorso con cui ha dato il via al simposio di Jackson Hole, quest’anno in webcast a causa del coronavirus COVID-19.
“Il nuovo obiettivo probabilmente rafforza la fiducia del mercato nell’intenzione della Fed di accettare un picco dell’inflazione. I futures sui Fed Funds suggeriscono che il mercato si aspetta tassi zero per almeno tre anni e l’annuncio di oggi contribuirà a confermare queste aspettative”, commenta Rikkert Scholten, Portfolio Manager del Team Global Macro di Robeco.
La reazione dei mercati è stata di un apprezzamento del dollaro, tassi Treasury in salita e oro KO. Per il momento Wall Street sembra apprezzare l’apertura a tollerare un’inflazione più alta. “L’iniziale effetto benefico per le Borse di una FED più tollerante verso un’inflazione più alta potrebbe essere vanificata se i tassi dovessero risalire in modo più marcato e soprattutto rapido in vista del 16 settembre (data prossimo meeting Fed, ndr)”, rimarca Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM .
Banche e oil KO a Milano, ma la maglia nera va a Diasorin
Sul parterre milanese si segnala il 2,32% di Enel, titolo di maggior peso del Ftse Mib. Pesanti cali per le banche: quasi -1,86% per Unicredit, -2,11% Intesa Sanpaolo e -0,72% Bper. Anche Mediobanca, dopo un avvio a spron battuto a seguito dell’ok Bce all’ascesa di Del Vecchio oltre il 10% del capitale, ha chiuso in moderato rialzo (+0,62%). Delfin, la holding di Del Vecchio, si era rivolta a Francoforte per raddoppiare la partecipazione in Mediobanca diventando il primo socio. Del Vecchio ha dichiarato di non essere interessato a presentare una lista per il rinnovo del Cda alla prossima assemblea del 28 ottobre.
Tra gli altri titoli si segnala il -8,65% di Diasorin, peggiori titolo di tutto il Ftse Mib. Il ceo della società di diagnostica molecolare, Carlo Rosa, ha detto in un’intervista che finché in Italia non ci saranno regole chiare sul biotech, la società non farà ricerca clinica.
Debolezza diffusa tra i titoli oil (-1,77% Saipem, -1,82% Tenaris e -1,415% Eni) complice il ritracciamento dei prezzi del petrolio.
Telecom brilla con ok governo a progetto rete unica
Sul versante opposto, tra i pochi titoli a salvarsi spicca Telecom Italia (+3,43% a 0,4017 euro) in scia al semaforo verde del governo al percorso per la creazione di una newco per la gestione della rete a banda larga. A metà giornata era arrivato anche il Memorandum of Understanding tra TIM e Tiscali per definire i termini di una partnership strategica volta allo sviluppo del mercato ultra-broadband attraverso la partecipazione commerciale di Tiscali al progetto di co-investimento FiberCop, il veicolo di nuova costituzione, in cui sono previsti il trasferimento della rete secondaria di TIM, la partecipazione del fondo KKR Infrastructure, e le attività in essere in FlashFiber, la joint-venture tra TIM e Fastweb.
Il via alla nascita di FiberCop dovrebbe arrivare dal cda di Tim del 31 agosto.