Analisi operative UniCredit inarrestabile vola verso 30 euro, massimi dal 2015. L’analisi tecnica sul titolo

UniCredit inarrestabile vola verso 30 euro, massimi dal 2015. L’analisi tecnica sul titolo

8 Febbraio 2024 17:22

A Piazza Affari occhi puntati su Unicredit che da inizio settimana mostra un progresso di oltre il 9% (+0,8% oggi), proseguendo così la cavalcata rialzista messa a segno lungo tutto il 2023.

In questo articolo vediamo quali sono i market mover che hanno trainato il titolo al rialzo e quali sono le aree di prezzo da monitorare per le prossime sedute.

Unicredit ai massimi dal 2015

Dopo aver chiuso il 2023 in cima all’indice Ftse Mib con un progresso di oltre il +85%, con l’avvio del nuovo anno Unicredit non ha affatto perso la sua tonicità, anzi. In tal senso, da inizio anno il colosso bancario guidato dall’Ad Orcel mostra già un rialzo di oltre il 17%, portando così il bilancio da inizio 2023 ad un ottimo +117%.

Come dicevamo, la cavalcata rialzista di Unicredit è proseguita ulteriormente anche questa settimana con il titolo che nelle ultime sedute ha beneficiato degli ottimi conti del 4° trimestre del 2023 e per l’intero anno.

In tal senso, Unicredit ha chiuso il 2023 con un utile in aumento di oltre il 47% a quota 9,5 miliardi di euro, con oltre 23 miliardi di ricavi.

Dopo la presentazione di questi risultati record, il titolo è balzato al rialzo e con la seduta (gap up) di lunedì (+8%) ha compiuto prima il breakout della resistenza di breve periodo poco sopra a 27 euro, ma superando al rialzo anche la quota psicologica a 28 euro ad azione.

Ora come vediamo dal grafico (qui sotto) su time frame giornaliero, il titolo da inizio settimana sta consolidando il ristretto trading range compreso tra l’area supportiva a 28,3 euro e la resistenza a 29,4 euro.

Ecco che proprio questi due livelli di supporto e resistenza potrebbero essere utilizzati dagli operatori come spunti operativi per aprire operazioni al rialzo o al ribasso sul titolo.

Andamento su time frame giornaliero di UniCredit. Fonte TradingView

Da questo punto di vista, un deciso breakout dell’area di resistenza di breve periodo a 29 euro potrebbe innescare ulteriori acquisti sul titolo con target verso i 30 euro, livelli ai massimi dal 2015.

Al contrario, un cedimento del supporto statico a 28,2 euro potrebbe innescare le prese di beneficio sul titolo che a quel punto potrebbe tornare verso i 27 euro, chiudendo così il gap up formatosi nella seduta di questo lunedì.

Dal punto di vista dell’analisi algoritmica, su time frame giornaliero i prezzi sono ancora distanti oltre il 27% dalla principale media mobile a 200 giorni, con l’indicatore di direzione Parabolic Sar che si trova in direzione long (pallini sotto al livello dei prezzi).

Come vediamo dal grafico di lungo periodo (su time frame mensile), la tendenza degli ultimi anni di Unicredit è ampiamente positiva, con la società che in Borsa ha guadagnato il +250% dai minimi di luglio 2022, performance da capogiro.

Andamento su time frame mensile di UniCredit. Fonte TradingView

Analisti ancora ottimisti sul titolo

Guardando al consensus degli analisti, vediamo come la quasi totalità degli analisti, nonostante i guadagni messi a segni dal titolo negli ultimi due anni, mantengono ancora una view ampiamente positiva sul titolo.

In tal senso, in 23 analisti (ovvero oltre l’85% di quelli che seguono il titolo) dicono “buy” su UniCredit. Solo in 4 consigliano di mantenerlo in portafoglio (“hold”), mentre al momento nessun analista dice “short” sul titolo.

Per quanto riguarda il prezzo obiettivo a 12 mesi, la media degli analisti lo ha posizionato poco sopra a quota 35 euro ad azione, il che implicherebbe un rendimento potenziale di circa il 21% dai prezzi attuali a Piazza Affari.