UniCredit: breakout supporti a 16 euro potrebbe essere fatale, ecco perchè
Fase di mercato molto delicata per UniCredit. Il titolo si trova in un’area di scambio cruciale, praticamente a ridosso degli importanti supporti statici e psicologici compresi all’interno dell’area fra 16 euro (livello toccato per ben due volte negli ultimi due mesi, l’8 novembre e il 18 dicembre) e 16,46 euro, prezzo individuabile su un time frame di analisi settimanale e sotto il quale si è chiusa la candela settimanale della scorsa ottava. Per completezza, ricordiamo che anche nella settimana conclusasi il 3 novembre l’ultimo prezzo battuto dal mercato su Ucg era inferiore a questo livello, ma in quella sede si trattò di un c.d. falso breakout.
Questo stretto trading range (16-16,40 euro) è molto importante per due motivi. In primo luogo vi è in transito il supporto dinamico espresso dalla media mobile a 200 periodi che già nel precedente breakout (prima citato) aveva offerto sostegno per il recupero del titolo. Secondo motivo, quota 16 euro corrisponde al 38,2% del ritracciamento di Fibonacci a partire dal minimo annuale del 27 febbraio.
Dal punto di vista tecnico il momentum di Unicredit si può considerare ancora laterale, con una prima resistenza statica stimata a 16,88 euro ed una seconda a 18 euro. In questa direzione però, solo il breakout della resistenza di più lungo corso a 18,44 euro potrebbe generare un significativo miglioramento dello scenario e poi aprire la strada di una prosecuzione del movimento rialzista verso quota 20 euro, in un’ottica di lungo periodo.
Sul fronte opposto rimane il problema di lasciarsi alle spalle gli attuali sostegni tecnici. In un’ipotesi di scenario avverso, la discesa sotto quota 16 euro complicherebbe il quadro con possibilità di accelerazione del movimento sino a 15 euro e poi a 14,80 euro.