Ubi, la seduta di ieri ha compromesso il quadro tecnico di medio
Mattinata caratterizzata dalle vendite per Ubi che si appresta così a vivere l’undicesima seduta consecutiva all’insegna delle perdite. Il deterioramento del quadro grafico di medio è stato ufficialmente certificato con la flessione di ieri. Le perdite maturate nel corso della seduta hanno infatti portato al cedimento dei supporti dinamici espressi dalla trendline ascendente tracciata con i minimi del 13 settembre e del 9 novembre. In sostanza detta linea di tendenza aveva sostenuto i corsi del titolo lungo tutto il rally di fine 2011 e inizio 2012. A peggiorare ulteriormente l’impostazione tecnica dell’azione vi è stata la contestuale rottura dei supporti statici posti in prossimità dei 3,30 euro, minimi intraday lasciati in eredità dalle sedute del 27 e 28 febbraio. Le indicazioni tecniche menzionate si sommano ad altri elementi grafici che vanno in direzione ribassista. Con la flessione del 28 marzo il titolo aveva completato l’incrocio dall’alto verso il basso delle medie mobili di breve/medio e lungo periodo mentre in precedenza, nello specifico il 20 marzo, l’azione aveva rotto al ribasso la trendline rialzista di breve ottenuta con i low del 27 febbraio e del 6 marzo. Partendo da questi presupposti, chi volesse provare a sfruttare la debolezza grafica emersa nell’ultimo periodo potrebbe valutare l’ingresso in vendita a 3,24 euro. Con stop posto a 3,45 euro, il primo target proposto sarebbe a 2,80 euro mentre il secondo è a 2,56 euro.
Riccardo Designori