Tod’s, l’allungo di inizio novembre sembra destinato a riportare il titolo sui massimi storici
Il mese di novembre è iniziato con un interessante segnale rialzista per Tod’s. I titoli del gruppo marchigiano in occasione della seduta dello scorso 1° novembre hanno trovato la forza di dare seguito ai primi segnali d’acquisto emersi il 30 ottobre e di sancire dunque la definitiva violazione delle solide resistenze statiche poste in prossimità dei 90,85 euro. La soglia indicata aveva ostacolato le velleità rialziste del titolo dal 3 settembre. A riprova dell’importanza della rottura delle resistenze, la constatazione che in precedenza la pressione dei venditori in prossimità dei 90,85 euro aveva avuto la meglio su quella dei compratori in occasione dei top intraday registrati anche il 4 e 10 settembre e il 5/19 e 22 ottobre. A rafforzare la possibilità che nelle prossime settimane il titolo possa proseguire la propria ascesa, Tod’s sembra aver ormai messo nel mirino i massimi storici registrati l’11 maggio 2011 a 98,45 euro, vi sono inoltre altri importanti elementi tecnici. Innanzitutto va segnalato come il recente allungo abbia consentito all’azione di dare seguito all’importante violazione delle resistenze statiche comprese nel range tra 87,45 e 88,30 euro avvenuta grazie alla progressione maturata il 3 settembre. Sempre nel corso della medesima giornata di contrattazione, Tod’s oltrepassò le resistenze dinamiche espresse dalla trendline discendente tracciata con i top dell’8 e del 10 agosto. I successivi minimi del 24 e 28 settembre permisero al titolo di portare il classico test del cambio di stato e di riprendere l’ascesa che dura ancora. Indicazioni long giungono pure dall’analisi delle medie mobili esponenziali, con quelle di breve/medio e lungo periodo incrociate positivamente sul daily chart dallo scorso 8 agosto. L’ascesa delle ultime settimane è ora sostenuta dai supporti dinamici forniti dalla trendline disegnata con i low del 28 settembre e del 24 ottobre. Attualmente detta linea di tendenza transita in prossimità degli 87 euro. Partendo da questi presupposti, senza dimenticare tuttavia che un veloce pull back delle vecchie resistenze statiche bypassate a cavallo tra fine ottobre e inizio novembre potrebbe essere plausibile osservando la mancanza di direzionalità avuta tra il 2 novembre e oggi, chi volesse valutare l’implementazione di una strategia rialzista potrebbe prendere in considerazione di posizionarsi in acquisto a 89,60 euro. Con stop posto a 86,50 euro, il primo target si avrebbe a 96,30 euro mentre il secondo sarebbe a 97,40 euro.
Riccardo Designori