Tesla rompe la trendline e mette nel mirino i 300 dollari (+117% Ytd)
A Wall Street, da monitorare la seduta di Tesla che dopo gli acquisti di ieri, al momento, nel pre-market mostra una leggera flessione dello 0,36% a quota 256 dollari ad azione.
Tesla, i livelli da monitorare
Dal punto di vista grafico, con gli acquisti delle ultime sedute abbiamo avuto degli importanti segnali rialzisti sul titolo, con il colosso dell’auto elettrica che sta sostanzialmente continuando il rally rialzista messo a segno dai minimi di ottobre. In particolare, dai minimi della seduta del 31 ottobre il titolo mostra un progresso di oltre il 31%, con le quotazioni che si sono prima riportati sopra la fondamentale media mobile a 200 giorni (linea arancione) e poi hanno rotto al rialzo la media mobile a 50 giorni (linea blu) che transita a 234 dollari, un’importante area supportiva per i prezzi.
Un altro elemento che nell’ultima settimana ha dato ulteriore slancio alle quotazioni di Tesla è il breakout al rialzo della trendline ribassista costruita dai massimi di periodo di quest’anno segnati a luglio di quest’anno poco sotto la quota psicologica dei 300 dollari ad azione.
Come vediamo infatti dal grafico (qui sotto), con la seduta di giovedì scorso i prezzi hanno compiuto il breakout della resistenza a 249 dollari, violando allo stesso tempo al rialzo anche la precedentemente citata trendline ribassista (linea rossa tratteggiata) e rimbalzando così dai 234 dollari, il supporto statico di medio periodo più importante per Tesla.
Da inizio anno il titolo a più che raddoppiato mostrando al momento un progresso del 117% Ytd, ma il titolo si trova ancora lontano il 56% dai massimi storici messi a segno a novembre del 2021.
Al rialzo, in caso di prosecuzione degli acquisti le prossime e più importanti aree di resistenza il cui test potrebbe respingere nuovamente i prezzi si trovano prima a 267 dollari e poi verso i 279 dollari.
Al contrario, in caso di prese di beneficio dopo il vigoroso rialzo da inizio anno, l’area supportiva più importante si trova a 248 dollari, infatti, in caso di cedimento è possibile una flessione verso l‘area supportiva a quota 230 dollari.
Dal punto di vista dell’analisi algoritmica, i prezzi si trovano ora distanti il 13% dalla media mobile a 200 giorni e ben lontani il 20% da quella di più lungo respiro a 200 settimane. L’indicatore di direzione Parabolic Sar si trova ancora in posizione long con i pallini al di sotto dei prezzi sia su time frame giornaliero che settimanale; mentre il più reattivo oscillatore di momentum Rsi si sta portando nei pressi dell’area di ipercomprato.
Nel grafico qui sotto, abbiamo l’andamento su time frame settimanale di Tesla e come vediamo un ulteriore segnale rialzista è il taglio al rialzo della media mobile a 50 settimane nei confronti di quella a 200. Questa configurazione è denominata Golden Cross (incrocio d’oro) e rappresenta un segnale di forza su Tesla.
View analisti sul titolo
Guardando il consensus degli analisti raccolti da Bloomberg, il 40% degli analisti mantiene una visione rialzista (“buy”) su Tesla, mentre allo stesso tempo un altro 40% dice di mantenere il titolo in portafoglio (“hold”), mentre in 11 (il 19%) ha ora una visione ribassista sul titolo (“sell”).
Per quanto riguarda il prezzo obiettivo a 12 mesi, la media degli analisti lo ha posizionato a quota 241 dollari ad azione, il che implicherebbe una perdita potenziale del -6% rispetto i prezzi attuali a Wall Street.