Telecom prova il break di 0,5 euro. Intesa Sanpaolo pronta al test di 2,11 euro
Nuovi massimi storici per gli indici americani dopo le parole dovish di Powell.
La tanto attesa audizione di Powell si è conclusa con dichiarazioni nella direzione dei mercati. Sul tavolo infatti e con elevata probabilità c’è il taglio dei tassi già al prossimo meeting della FED atteso per fine mese. A questo punto il focus dei mercati è tutto sul meeting FED di fine mese e da un punto di vista tecnico, probabilmente la chiusura mensile sull’S&P 500 ci dirà molto su quello che sarà il proseguo dell’anno sui mercati americani e non solo.
Ftse Mib: in attesa della chiusura settimanale cerca l’allungo
L’indice italiano appare allineato ai principali mercati azionari e prosegue al rialzo, anche se non esibisce particolare forza, per ora, sul break dei 22.000 punti. Probabilmente gli operatori attendono il superamento in forza dei 3.000 punti sull’S&P 500 per spingere anche il listino italiano.
In ogni caso per ora l’impostazione grafica rimane positiva e una chiusura settimanale sopra 22.190 punti dovrebbe rilanciare l’indice verso 22.500 e 22.800 punti.
Al ribasso invece un segnale operativo di breve short si potrebbe avere sul break dei 22.000 punti e della trend line rialzista di breve periodo che ha sorretto i corsi dai minimi di maggio 2019. In tal caso target a 21.500 e 21.000 punti.
Telecom Italia: spinge sulla resistenza a 0,5 euro
Telecom Italia cerca il riscatto e dopo aver testato nuovamente i minimi storici a 0,438 euro, tenta il rimbalzo. Il movimento rialzista è ben delineato dalla trend di breve periodo, costruita sui minimi di giugno e luglio di quest’anno, che ha riportato i corsi a 0,5 euro.
Pur non cambiando idea nel lungo periodo, ovvero che per avere un cambio di sentiment forte sul titolo bisognerà attendere il superamento di 0,6 euro, si possono ovviamente impostare strategie di breve long o short.
In particolare, nell’ultimo mese e mezzo il titolo continua a testare 0,5 euro. Questo dunque un livello di breve che se infranto in chiusura dovrebbe aprire ad ulteriori rialzi verso 0,5174 e 0,55 euro.
Al ribasso invece la rottura della trend di breve darebbe un primo segnale di arresto della tendenza rialzista, mentre il break in chiusura di 0,4772 euro aprirebbe probabilmente ad ulteriori pressioni ribassiste verso 0,45 euro.
Intesa Sanpaolo: quadro tecnico positivo, ma primo scoglio a 2,11 euro
Quadro grafico in miglioramento per Intesa Sanpaolo che si riavvicina alla resistenza statica collocata a 2,1115 euro. Livello che se infranto aprirà verso 2,193 euro. Qui giace una resistenza statica di medio periodo oltreché la trend line ribassista costruita sui massimi di maggio 2018 e maggio 2019.
Superata la trend line ribassista e i 2,193 euro Intesa avrà spazio per proseguire verso 2,355 euro e 2,5 euro.
Al ribasso invece un supporto di breve è collocato a 2 euro. In caso di break il titolo tornerebbe a quota 1,884 euro e 1,804 euro.