Telecom Italia, una chiamata short con il cedimento di 0,9985 euro
Nonostante le azioni della controllata Telecom Italia Media siano in forte rialzo sulle voci di una possibile cessione dell’intera società o di una quota di almeno il 20% da parte dell’ex monopolista, Telecom Italia è nuovamente venduta a Piazza Affari. Le azioni del gruppo guidato da Franco Bernabè pagano un quadro grafico deteriorato. A incidere negativamente dal punto di vista tecnico si ha il cedimento, avvenuto in occasione della seduta del 24 novembre scorso, dei fondamentali supporti di 0,9985/0,999 euro. Le pressioni ribassiste si protraggono peraltro dallo scorso 4 novembre: in quell’occasione la società Tlc italiana pubblico i dati trimestrali. I supporti appena citati sono stati un ottimo sostegno alle quotazioni del titolo in occasione dei minimi intraday del 5 e 25 agosto e del 4 ottobre e del 15 novembre. In questo periodo, specie dalla rottura delle resistenze di 0,985 euro avvenuta in occasione dei rialzi del 28 luglio, le azioni Telecom hanno disegnato un testa e spalle avente come neckline i supporti statici di 0,9985 euro e come massimo di periodo a 1,123 euro. L’estensione della figura, tipicamente di inversione del trend antecedente, ha come target ribassista i minimi 2010 in prossimità di 0,8765 euro registrati lo scorso 9 giugno. A questo punto è dunque possibile aprire una strategia ribassista con la vendita di 0,9835 euro, stop a 1,03 euro e primo target è individuato a 0,95 euro. Il target intermedio, prima di quello finale a 0,8765 euro, è invece posizionato all’altezza di 0,915 euro, area in cui nella seconda parte di luglio si è assistito all’ultima fase di accumulazione prima dell’avvio della gamba rialzista che portò alla violazione delle resistenze di 0,985 euro e il conseguente allungo oltre la soglia psicologica dell’euro.
Riccardo Designori