Stm, senza il sostegno della trendline il quadro grafico rischia il cortocircuito
Peggior titolo del Ftse Mib in avvio di seduta, Stm con la flessione odierna conferma la debolezza del proprio quadro grafico. I ribassi di ieri hanno infatti fatto scivolare il titolo sotto i supporti dinamici espressi dalla trendline ascendente tracciata con i minimi del 18 maggio e del 4 giugno. La linea di tendenza in questione aveva favorito il rimbalzo dai low del 2012 toccati a 3,622 euro. Oltre al cedimento della trendline menzionata, le azioni del gruppo italo-francese ieri hanno fornito un’altra indicazione di vendita: le quotazioni hanno incrociato negativamente dall’alto verso il basso sul daily chart la media mobile di breve. Quelle di medio e lungo erano già impostate al ribasso. Il movimento discendente intrapreso dai massimi dello scorso 21 giugno, giorno in cui il titolo ha segnato un top intraday a 4,64 euro, sembra dunque destinato a proseguire ancora. Ad avvalorare un simile scenario vi è infatti la constatazione che proprio il massimo del 21 giugno, così come quelli del 20 e 22 giugno, hanno rappresentato il classico pull back profondo della trendline ascendente di lungo periodo tracciata con i low del 6 settembre e 19 dicembre 2011. La linea di tendenza in questione fu violata al ribasso il 23 aprile scorso. Alle indicazioni evidenziate nel corso dell’analisi si somma un altro elemento tecnico che va in direzione ribassista: le vendite odierne stanno facendo capitolare i supporti statici posti a 3,956 euro. Per avere la conferma della violazione del livello è tuttavia necessaria una chiusura di seduta sotto il supporto indicato. Partendo da questi presupposti, chi volesse valutare la possibilità di implementare una strategia short su Stm potrebbe sfruttare eventuali rimbalzi per posizionarsi in vendita a 4,02 euro. Con stop che scatterebbe in caso di un ritorno delle quotazioni sopra i 4,38 euro, il primo target sarebbe a 3,72 euro mentre il secondo a 3,45 euro.
Riccardo Designori