S&P 500 sempre più vicino al record storico. Occhio alla resistenza a 4.800 punti
Continua l’euforia a Wall Street e dopo i recenti record storici messi a segno da parte degli indici Dow Jones Industrial e dal Nasdaq100, ora sembrerebbe proprio essere arrivato il momento anche per l’indice S&P 500, che si sta rapidamente avvicinando ai nuovi record.
Ecco i livelli da monitorare sull’indice delle blu chips americane:
S&P 500 a -0,8% da un nuovo record storico
Dai minimi di fine ottobre, l’indice S&P 500 mostra un vigoroso rialzo di oltre il 16%, portando così il bilancio da inizio anno ad un ottimo +24%. In particolare, il benchmark per il mercato azionario americano sta lottando per chiudere in positivo anche l’ultima settimana del 2023, e se così fosse questa sarebbe la nona settimana consecutiva i guadagni, il che rappresenterebbero la migliore serie di rialzi settimanali consecutivi addirittura dal 2004.
L’ottimismo sui mercati azionari è guidato dalle aspettative degli operatori sui tagli dei tassi di interesse già a partire dalla primavera del 2024, in un contesto in cui l’inflazione sta rapidamente tornando verso l’obiettivo dei banchieri centrali del 2%, e il tutto mentre il mercato continua a stimare che l’economia statunitense eviti una recessione.
Dal punto di vista grafico, l’indice S&P 500 con la chiusura di ieri (4.774 punti) si è portato distante solo lo 0,8% dai precedenti massimi storici, segnati in intraday il 4 gennaio del 2022 sopra a 4.818 punti.
Ecco che anche nella seduta odierna si tornerà a monitorare proprio l’area di resistenza a quota psicologica dei 4.800 punti e in caso di breakout con volumi in aumento allora si segnerebbe un nuovo record per il listino americano.
Al ribasso, le aree di supporto più importanti si trovano prima a 4.700 punti e poi verso i 4.596 punti (linea rossa orizzontale), un’area di prezzo che aveva respinto efficacemente i prezzi prima di essere superata al rialzo a metà dicembre.
A conferma della positività in atto sul listino americano, tutti i principali indicatori di direzione (Medie mobili e Parabolic Sar) si trovano in posizione long, con le quotazioni ancora distanti circa il 20% dalla media mobile di lungo periodo a 200 settimane.
Nel grafico su time frame settimanale qui sotto è ben evidente l’andamento di medio periodo dell’indice delle mega cap americane, con il livello che rappresenta i nuovi massimi storici rappresentato con la linea blu.