Analisi operative S&P 500 e Oro

S&P 500 e Oro

13 Dicembre 2021 12:28

S&P 500

Dopo il ritracciamento della parte finale di novembre in cui l’indice americano ha perso più del 4% dai massimi storici, nell’ultima settimana l’indice dal livello di 4500 punti ha trovato nuovamente la via dei rialzi toccando nella giornata del 10 di dicembre nuovi massimi storici in area 4712 punti. Al rialzo dovremmo attendere un breakout con una chiusura dei prezzi al di sopra di 4710 per dire di aver ufficialmente raggiunto nuovi massimi storici e come successivo target al rialzo possiamo individuare 4740 punti. Al contrario l’area precedentemente citata di 4700, essendo un’importante zona di resistenza potrebbe ostacolare l’avanzata dei prezzi nel breve periodo e provocare un ritorno dell’indice in zona del supporto di 4600 punti o verso la media a 50 periodi prima di proseguire l’avanzata rialzista.

Il quadro tecnico resta ancora favorevole per l’indice americano che spinto dai soliti 5 titoli tech è riuscito, nonostante l’incertezza, a mettere in atto una performance di quasi il 29% da inizio anno dimostrando ancora una volte la fiducia degli investitori per il mercato azionario statunitense anche con i livelli attuali di inflazione.

Oro

Ancora non pervenuta la performance dell’oro che da almeno 3 settimane è fermo ed ancorato ai prezzi attuali in area 1780 dollari per oncia. A conferma della debolezza in corso la quotazione attuale è al di sotto della media mobile a 20 giorni e nei pressi di quella a 200; l’oro è poco sotto ai massimi settimanali e i volumi scambiati nell’ultima settimana sono sui minimi degli ultimi 3 mesi così come la volatilità. Negli ultimi 6 mesi non è possibile quindi evidenziare una tendenza regolare per il metallo giallo. In caso di ribassi il primo supporto da monitorare è 1760 una cui violazione potrebbe innescare un ribasso dei prezzi fino alla seconda e fondamentale area che ha funzionato bene da supporto negli ultimi 2 anni in zona 1720. Al contrario in caso di rialzi sarà necessario un ritorno a 1800 per poi pensare di recuperare la seconda area di resistenza in area 1834 dollari/l’oncia.

Sarà infine molto importante vedere i movimenti del tasso di interesse reale degli Stati Uniti a 10 anni che è uno dei driver della domanda di oro; infatti, una riduzione del tasso spinge gli operatori ad investire parte della loro liquidità nell’oro aumentandone la domanda e di conseguenza il prezzo. In caso contrario un aumento del tasso di interesse reale potrebbe indebolire ulteriormente la domanda di oro.