Segnali operativi su Ftse Mib e S&P 500
Ftse Mib
L’indice italiano dopo aver raggiunto i massimi dal 2008 a un passo dai 26.000 punti ha cominciato una lecita pausa di consolidamento. Il quadro tecnico di breve è fortemente compromesso come indicato anche dall’indicatore di forza relativa RSI che ha rotto al ribasso la trend line rialzista. Superati i massimi del mese di maggio, il primo vero supporto interessante è posto a 24.681 punti. Il quadro di medio termine rimane positivo fino al mantenimento del supporto a 24.000 punti. In luce di ciò si consiglia la massima prudenza e di cercare eventuali ingressi long solo una volta che si saranno concretizzati segnali di esaurimento del movimento ribassista di breve. La rotazione settoriale in atto dai titoli ciclici ai tecnologici non è favorevole all’indice italiano dove le banche e i titoli ciclici in generale rivestono un peso rilevante.
S&p 500
Dopo aver toccato nuovi massimi storici a 4257, nella giornata di martedì, venerdì l’indice S&p500 ritraccia con una flessione del 1,31%. Anche qui il quadro di breve si è deteriorato con la chiusura al di sotto del minimo del 3 giugno a 4.168 e la violazione della trendline rialzista. Brutti segnali anche da RSI a 14 periodi che rompe il supporto lavorato più volte. I supporti successivi sono posizionati a 4120 e 4065, tali livelli rivestono una certa importanza anche a livello volumetrico e in particolare da 4065 è partito l’ultimo movimento al rialzo che ha portato a nuovi massimi storici.
Parola d’ordine prudenza, almeno fino a quando la pressione al ribasso non sarà esaurita. È da fine ottobre che non assistiamo a uno storno, per cui bisogna operare con la massima attenzione consapevoli che il trend principale è ancora rialzista ma notizie esogene possono sempre portare a ritracciamenti che sarebbero comunque da vedere come opportunità di ingressi con un profilo di rischio/rendimento migliore.