Analisi operative Prysmian, un testa e spalle dalle implicazioni short

Prysmian, un testa e spalle dalle implicazioni short

21 Giugno 2011 12:17

Pur avendo nuovamente recuperato nel corso della mattinata il fatidico livello di 13,88 euro, violato nel corso dei primi scambi di giornata arrivando a toccare un minimo intraday a 13,81 euro, è sempre più delicato il quadro grafico di Prysmian. Le azioni del gruppo milanese sembrano infatti indirizzate a completare l’ampio testa e spalle ribassista in costruzione dallo scorso 6 gennaio. Nella fattispecie i titoli hanno generato un ulteriore segnale di debolezza con il cedimento dei supporti dinamici offerti dalla trendline ascendente di breve tracciata con i minimi crescenti del 27 maggio e del 3 giugno: la trend in questione è stata violata e pullbackata nel corso della seduta del 16 giugno scorso. Il movimento discendente in atto è la naturale conseguenza dell’ennesimo rigetto che le azioni hanno patito all’altezza delle resistenze statiche poste a 16,07 euro: l’ultimo tentativo di accelerazione oltre la soglia che ne ha ostacolato le velleità rialziste per tutto il 2010 e per la prima metà del 2011 è avvenuto tra fine aprile e inizio maggio. Un primo chiaro e deciso segnale di vendita si era poi successivamente verificato con la rottura della trendline rialzista di medio termine: si tratta della trend tracciata con i minimi crescenti del 23 novembre e del 15 marzo. La trendline fu violata al ribasso il 13 maggio, giorno in cui peraltro la chiusura permise il completamento di un’altra figura di vendita chiamata triplo massimo. All’interno di questo contesto lo spartiacque sul deterioramento definitivo del quadro grafico nel medio/lungo termine scatterebbe con chiusure sotto i 13,88 euro. Tuttavia già ora è possibile pensare ad implementare una strategia short che di fatto anticipi il punto di ingresso e permetta una minore ampiezza dello stop. Considerando che le azioni non hanno ancora compiuto il pull back della trendline di breve, ecco che sfruttando eventuali rimbalzi in prossimità di 14,40 euro consentono di posizionarsi in vendita. Con stop che scatterebbe oltre il top a 15,04 euro, il primo target intermedio è a 12,80 euro mentre il secondo, ottenuto estendendo completamente il testa e spalle, è individuato a 11,60 euro.


Riccardo Designori