Analisi operative Petrolio Brent sui massimi da 5 mesi. Gli impulsi e le prospettive future

Petrolio Brent sui massimi da 5 mesi. Gli impulsi e le prospettive future

2 Aprile 2024 14:55

L’inizio del mese di aprile ha visto un ulteriore aumento dei prezzi del petrolio che è salito ai massimi degli ultimi 5 mesi. Il settore petrolifero continua a godere dei benefici derivanti dalle indicazioni macroeconomiche positive provenienti dagli Stati Uniti, le quali indicano una robusta domanda statunitense. Questo avviene in un contesto globale di deficit di produzione, principalmente a causa dei tagli volontari dell’OPEC+, dalle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, accentuate dall’attacco all’ambasciata iraniana in Siria perpetrato da Israele.

I fattori che stanno guidando l’incremento dei prezzi

Le quotazioni del Brent hanno continuato a salire a causa di diversi fattori. Come si legge in un report di MPS Capital Services, la minore offerta disponibile è causata dall’estensione dei tagli alla produzione da parte dell’OPEC+ per tutto il 2° trimestre. Inoltre, la produzione russa è diminuita a seguito degli attacchi dei droni ucraini alle raffinerie del Paese. Infine, c’è anche maggiore ottimismo sulla domanda globale, grazie alla resilienza dell’economia USA e ai dati macro cinesi positivi.

Sul fronte fondamentale, dall’ultimo rapporto mensile dell’OPEC emerge la presenza di un deficit globale di produzione previsto per tutto il 2024. Come spiegano gli esperti di MPS Capital Services, “Ipotizzando che la produzione OPEC sia mantenuta più o meno ai livelli attuali per l’intero 2024 (26,6 milioni di barili al giorno), il mercato andrà incontro ad un aumento del deficit globale nei prossimi trimestri, poiché la produzione ex-OPEC non riuscirà a reggere i ritmi del rafforzamento della domanda. Al momento, infatti, il cartello sta producendo meno rispetto al livello produttivo teorico necessario per mantenere il mercato in equilibrio (cosiddetto “Call” on OPEC). Il prossimo meeting dell’OPEC+ è in programma il 1° giugno e sarà chiamato a decidere se estendere e in quale misura gli attuali tagli volontari alla produzione per oltre 2 milioni di barili al giorno”.

Il punto tecnico

Il prezzo del Brent ha registrato un costante aumento dall’inizio dell’anno, evidenziando un incremento del circa il 15%. Nonostante vari tentativi precedenti, è stato solo il mese scorso che il prezzo ha finalmente superato al rialzo il livello di resistenza a 83,45 dollari, confermando una notevole forza e spingendosi fino a testare il livello statico a 87,35 dollari. Inoltre, il Brent ha recentemente compiuto una rottura significativa di quest’ultimo livello, attestandosi oggi nell’area di 88,7 dollari.

In questa situazione, il superamento di questo livello potrebbe aprire la strada al petrolio verso la resistenza a 94,50 dollari. Al contrario, nel caso di un movimento al ribasso, il primo supporto da tenere sotto osservazione si trova a 87,35 dollari, la cui rottura di questo livello potrebbe innescare accelerazioni verso il basso, con il primo obiettivo situato nella zona di 83,45 dollari.

Fonte: Tradingview. Grafico Brent, timeframe giornaliero.

 

Ultimo prezzo: 88,73 dollari.

Supporti: 72,40; 83,45; 87,45 dollari.

Resistenze: 94,50 dollari.