Mediolanum, la lotta con i massimi 2012 potrebbe favorire nel breve una pausa dopo il recente rally
Segno meno oggi per Mediolanum che sembra così intenzionata a dare seguito alla debolezza del titolo emersa nel corso di questa ottava. Le prime due sedute della settimana sono infatti state archiviate in entrambi i casi con il segno meno. Dopo la lunga corsa dell’ultimo periodo, dai minimi dello scorso 24 luglio a 2,18 euro ai top dello scorso 14 settembre a 3,882 euro l’azione si è rivalutata del 78%, il titolo si è riportato in prossimità della soglia resistenziale di area 3,74/3,76 euro. Il livello indicato, violato al rialzo il 14 settembre ma poi nuovamente riviolato al ribasso, è stato lasciato in eredità dalla numerosa serie di top intraday registrati a cavallo tra il 14 e il 27 marzo. La progressione delle ultime settimane ha consentito al titolo di generare degli interessanti spunti grafici rialzisti di medio periodo, tuttavia la vicinanza con detto livello potrebbe favorire un veloce ritracciamento delle diverse resistenze statiche e dinamiche capitolate durante l’ascesa. In direzione rialzista è particolarmente interessante segnalare come lo scorso 7 settembre l’azione abbia violato le resistenze dinamiche di lungo periodo espresse dalla trendline discendente disegnata con i top dell’11 aprile 2011 e del 14 marzo 2012. A riprova della strategicità della linea di tendenza si è avuto il comportamento del titolo nei giorni successivi. Sia il minimo del 13 che quello del 18 settembre hanno rappresentato il classico esempio del test del cambio di stato della rottura appena menzionata, con le resistenze dinamiche diventate ora supporti dinamici. Il pronto ritorno sotto la soglia resistenziale di area 3,74/3,76 euro, unitamente alla constatazione che l’ultima spinta rialzista ha portato l’Rsi a 14 periodi in area di ipercomprato, aprono tuttavia la possibilità che il titolo inizi un ritracciamento più marcato. In questa direzione andrebbe il cedimento dei supporti statici di breve posti a 3,55 euro. Sul daily chart si verrebbe infatti a creare un doppio massimo, figura che solitamente nell’analisi tecnica ha una valenza ribassista. Se un simile scenario si realizzasse, gli obiettivi grafici più plausibili del titolo sarebbero rappresentati dapprima dal test del cambio di stato delle vecchie resistenze statiche di area 3,25 euro, livello oltrepassato al rialzo lo scorso 4 settembre, e successivamente, ma in questo caso si dovrà tener conto della generale intonazione degli indici azionari europei, dal pull back delle resistenze statiche di area 2,85 euro. Il 3 agosto, giorno in cui l’azione accelerò al rialzo oltre tale soglia, Mediolanum completò infatti il doppio minimo in costruzione dal 15 maggio. Sempre nel corso della medesima seduta emersero altre indicazioni rialziste: l’incrocio dal basso verso l’alto delle medie mobili di breve/medio e lungo periodo e la rottura delle resistenze dinamiche espresse dalla trendline discendente disegnata con i top del 5 aprile e dell’11 maggio. Partendo dagli elementi evidenziati nell’analisi, chi volesse implementare una strategia ribassista sul titolo scommettendo su un ritracciamento di breve di parte dei recenti guadagni potrebbe valutare di posizionarsi in vendita a 3,582 euro. Con stop posizionato a 3,90 euro, il primo target si avrebbe a 3,26 euro mentre il secondo a 2,99 euro.
Riccardo Designori