Analisi operative Mediobanca, i segnali grafici sembrano avere una direzione sempre più long

Mediobanca, i segnali grafici sembrano avere una direzione sempre più long

18 Giugno 2012 09:50

L’esito delle elezioni in Grecia potrebbe essere il catalizzato in grado di far ripartire al rialzo le quotazioni dei titoli bancari, tra i più colpiti dalle vendite degli investitori nelle ultime settimane proprio a causa di un’eventuale fuoriuscita di Atene dall’Eurozona. Tra le azioni delle società del comparto, Mediobanca si mette in evidenza per il favorevole quadro tecnico emerso negli ultimi giorni. Dopo essere recentemente scivolata su valori che non vedeva dal settembre 1992, il titolo dell’istituto milanese ha infatti trovato la forza per oltrepassare le resistenze dinamiche fornite dalla trendline discendente disegnata con i massimi decrescenti del 2 e del 22 maggio. La violazione, avvenuta in occasione della progressione messa a segno l’1 giugno, ha così successivamente favorito sia la rottura delle resistenze statiche poste a 3,126 euro sia quella contestuale delle resistenze dinamiche fornite dalla linea di tendenza ottenuta con i top del 18 aprile e del 2 maggio. La correzione intrapresa dai massimi di periodo registrati a 3,376 euro il 7 giugno ha consentito al titolo di mettere a segno un’altra indicazione che va in ottica rialzista. La discesa è infatti culminata esattamente in prossimità del transito dei recenti supporti dinamici emersi dalla costruzione della trendline rialzista tracciata con i low del 30 e 31 maggio. Testata il 12 e 13 giugno, la trendline ha sempre retto alle pressioni dei venditori salvo una veloce violazione intraday, quindi non confermata in chiusura di seduta, avvenuta lo scorso 14 giugno. L’ultimo segnale rialzista generato dal titolo è emerso proprio venerdì, giorno in cui l’azione ha archiviato la seduta con la rottura delle resistenze statiche di breve poste a 3,04 euro. Gli elementi evidenziati nel corso dell’analisi si inseriscono dunque all’interno di una visione rialzista del titolo che potrebbe essere sfruttata con ingressi in acquisto a 3,10 euro. Con stop che scatterebbe in caso di un ritorno delle quotazioni sotto i 2,90 euro, il primo target si avrebbe a 3,34 euro mentre il secondo a 3,70 euro.


Riccardo Designori