Mediaset, pronta a risintonizzarsi al rialzo

Tra i peggiori titoli dell’intera scuderia scambiata a Piazza Affari sul Ftse Mib, Mediaset da inizio anno ha perso oltre il 41% del proprio valore. Dopo aver toccato i minimi storici lo scorso 11 agosto a 2,376 euro, venerdì ha incamerato un rialzo in grado di invertire il trend nel breve termine. Se infatti su orizzonti temporali più estesi il quadro tecnico si mantiene da alcuni mesi negativo, specie per la presenza di una ampia figura di inversione del trend rialzista disegnata e completata a cavallo tra inizio settembre 2009 e metà maggio 2011 avente come target i 2,115 euro, nell’immediato i titoli potrebbero spingersi verso il pull back delle nuove resistenze statiche rappresentate dai vecchi minimi storici segnati a 2,9206 euro il 12 marzo 2009. La progressione nel caso riuscisse a chiudere la seduta sopra la soglia resistenziale di breve e più immediata posta a 2,75 euro avrebbe peraltro la forza per proseguire oltre il vecchio minimo storico. Si verrebbe infatti a completare una figura di inversione la cui estensione avrebbe come obiettivo l’area di 3,10 euro. A far propendere per una visione rialzista sul titolo gioca un ruolo significativo la candela lasciata in eredità dalla seduta di venerdì: oltre a essere una green long, in chiusura di giornata è riuscita ad attestarsi sopra le resistenze statiche di breve poste a 2,666 euro, massimo intraday toccato nel corso della seduta di vendita del 10 agosto. Se dunque accelerazioni oltre i 2,75 euro farebbero scattare una strategia long sulla forza, è più lecito attendersi un ritracciamento parziale del movimento ascendente di venerdì prima di una ripartenza. Partendo da questa considerazione, il punto di ingresso selezionato per l’implementazione di un’operatività di acquisto è posto a 2,555 euro. Il livello rappresenta di fatto il pull back del top intraday dell’11 agosto posto a 2,552 euro. Con stop che scatterebbe inevitabilmente al cedimento dei 2,35 euro, il primo target intermedio è posizionato a 2,97 euro mentre il secondo è a 3,11 euro.
Riccardo Designori