Analisi operative Lottomatica, l’eccessivo pay ratio delle scommesse a dicembre potrebbe favorire un ritracciamento

Lottomatica, l’eccessivo pay ratio delle scommesse a dicembre potrebbe favorire un ritracciamento

19 Gennaio 2011 10:30

Il mercato si attendeva già ieri il buon esito relativo all’aggiudicazione della gestione delle lotteria dell’Illinois da parte di Lottomatica, oggi ne è arrivata la conferma: Northstar Lottery Group, consorzio nel quale Gtech Corporation detiene una partecipazione dell’80%, ha firmato il contratto della durata di 10 anni per la gestione privata della lotteria dello Stato. Lottomatica dovrebbe beneficiare dell’effetto moltiplicatore sull’Ebitda nei conti dei prossimi esercizi, grazie al meccanismo dell’incentive fee,  che potrebbe più che triplicare l’attuale livello di fee. Ad oggi la raccolta nell’Illinois è pari a 665 milioni di dollari, con l’obiettivo di Lottomatica di arrivare a 1,1 miliardi di dollari nel 2016. Sul fronte italiano le notizie sono meno belle, seppur non preoccupanti: stando ai dati ufficiali AAMS, la raccolta di scommesse sportive in dicembre ha visto un rialzo rispetto allo stesso mese del 2009 del 9% a dicembre a 353 milioni di euro milioni di euro. Tuttavia l’elemento negativo è rappresentato dal payout: il rapporto tra le vincite pagate e la raccolta totale è risultato molto superiore alle attese e pari all’89% rispetto ad attese che erano di circa il 70%. Anche a livello trimestrale, nell’ultimo quarto dello scorso anno si è avuto un payout medio superiore sia all’intero anno sia all’ultimo trimestre del 2009. Mentre a livello annuo nel 2010 si è attestato all’81% (76,5% nel 2009), negli ultimi tre mesi il valore è stato dell’ 87,7% contro il 74,1% del quarto trimestre 2009. Se queste indicazioni dovrebbero ripercuotersi negativamente sotto il profilo della marginalità, l’andamento di lotto, gratta e vinci e slot machines dovrebbe compensare tale elemento. Da un punto di vista tecnico il corposo rialzo messo a segno ieri ha permesso un rapido recupero delle quotazioni, tornate in prossimità delle resistenze statiche di area 10,35/10,40 euro. Il livello, indicato dalla linea nera, aveva rappresentato un valido supporto in occasione dei minimi del 5 luglio e del 25 agosto 2010. La violazione del prezzo avvenuta lo scorso 17 novembre, seguita da un veloce ritracciamento culminato con il massimo a 10,84 euro del 22 novembre, aveva aperto la strada alla prosecuzione del trend ribassista culminato con i minimi di 8,805 euro dell’11 gennaio 2011. Partendo da questa indicazione è dunque lecito attendersi un ritracciamento del titolo almeno verso le vecchie resistenze di 9,60 euro violate al rialzo in occasione della seduta di ieri. Chi volesse sfruttare queste indicazioni può posizionare i propri ordini di vendita a 10,28 euro. Con stop sopra 10,84 euro, il target è a 9,60 euro. Eventuali ricadute sotto 9,40 euro farebbero ritornare il titolo invece in prossimità dei minimi di periodo.


Riccardo Designori