Analisi operative L’India batte Hong Kong in Borsa: i motivi del sorpasso

L’India batte Hong Kong in Borsa: i motivi del sorpasso

Pubblicato 24 Gennaio 2024 Aggiornato 25 Gennaio 2024 09:22

Non si placa la crescita dell’India con il Paese che dopo aver superato lo scorso anno la popolazione della Cina, negli ultimi giorni si è verificato un altro storico sorpasso: la borsa indiana ha sorpassato quella di Hong Kong, diventando così il quarto mercato azionario più grande al mondo.

Ciò è frutto da una parte delle continue prospettive di crescita e delle riforme dal Governo di New Delhi introdotte appositamente per attirare capitali, ma anche dalla continua debolezza dell’economia cinese, che sta faticando a riprendersi dopo le pesanti restrizioni introdotte nel 2020 per arginare la pandemia da Covid-19, una situazione aggravata anche dalla crisi del settore immobiliare.

Tutto ciò ha pesato enormemente anche sull’economia di Hong Kong, con il valore totale di mercato delle sue azioni che, unite a quelle cinesi (listini in calo di oltre il 10% da inizio anno), è crollato di oltre 6.000 miliardi di dollari dal picco del 2021.

India da record, dove arriverà?

In questo contesto di turbolenze nel mercato cinese, ne ha beneficiato il mercato azionario indiano e lunedì si è concretizzato il sorpasso, con la capitalizzazione complessiva della Borse indiane che, secondo i dati riferiti da Bloomberg, ha superato i 4.300 miliardi, una cifra superiore anche se di poco alla capitalizzazione totale dei listini cinesi.

Ciò che sorprende è anche la rapidità con la quale sta crescendo il mercato indiano, basti pensare che appena lo scorso 5 dicembre del 2023 la capitalizzazione totale del mercato azionario indiano aveva superato la quota dei 4.000 miliardi di dollari.

Ma ora, con il sorpasso di Hong Kong, l’India non fa altro che confermarsi come una valida alternativa al Paese del Dragone, con il governo di New Delhi che si sta dimostrando sempre più in grado di attirare nuove imprese e capitali da tutto il mondo, con gli investitori sempre più ingolositi dall’assetto politico stabile dell’India, oltre che della sua economia basata sui consumi e tra le nazioni in più rapida crescita.

Da questo punto di vista, la crescita attesa del PIL indiano è stabilmente sopra il 7%, con il Paese che sta rappresentando a livello globale una vera e propria eccezione nel contesto di un generalizzato rallentamento della crescita. Negli ultimi cinque anni, infatti, l’economia indiana ha guadagnato una quota sempre più rilevante nel panorama mondiale e se nel 2022 rappresentava circa il 3% del Pil mondiale, ora oltre il 7,5% circa.

Ma cosa ha favorito in modo particolare il marcato e l’economia indiana? L’india negli ultimi quattro anni è riuscita a raddoppiato la sua capitalizzazione grazie al boom della sua classe media, dalla continua crescita nel Paese di una base di investitori retail e grazie a robusti utili societari. Ma la fase di espansione dell’economia indiana potrebbe essere tutt’altro che finita, anzi secondo un gran numero di analisti la crescita dell’India sia solo all’inizio.

In tal senso, in un recente report, Goldman Sachs stima che entro il 2027 in India ci saranno circa 100 milioni di individui con un reddito annuo superiore a 10mila dollari, cifre impensabili solo qualche anno fa e ancora molto distanti dal livello attuale.

Sono tante quindi le sfide e le potenzialità dell’India, un Paese che potrà contare anche nei prossimi anni della crescita della sua popolazione, il che può tradursi in un incremento della domanda interna che potrebbe continuare a stimolare diversi settori dell’economia.

Analisi tecnica del Nifty 50

La crescita dell’economia indiana che abbiamo descritto nei paragrafi precedente è ben apprezzabile dal grafico dei principali listini azionari del Paese che si muovono vicino al record storico. In tal senso, il Nifty 50, (National Stock Exchange of India) l’indice azionario che rappresenta le performance delle 50 società a maggior capitalizzazione quotate sulla National Stock Exchange, da inizio 2023 ha guadagnato il 18%.

Come vediamo dal grafico su time frame giornaliero (qui sotto), il Nifty 50 da inizio anno ha rallentato la sua corsa rialzista e nelle ultime sedute è tornato nei pressi dell’area supportiva a 21.400 punti.

In caso di proseguimento del ritracciamento di breve periodo sarà da monitorare la tenuta di quota 21.000 punti, un livello di prezzo da cui transita anche la media mobile a 50 giorni (linea gialla).

Da questo punto di vista, un cedimento con confermato da volumi in aumento dell’area supportiva a 21.000 punti, potrebbe innescare un’ulteriore flessione dei prezzi verso il successivo supporto a 20.200 punti, livello da cui (come vediamo dal grafico qui sotto) transita la media mobile fondamentale a 200 giorni (linea arancione), ma anche la trendline rialzista costruita dai minimi di marzo 2020 e confermata anche lo scorso ottobre.

Andamento su time frame giornaliero del Nifty 50. Fonte Bloomberg.

Al contrario, per proseguire la cavalcata rialzista (apprezzabile in modo particolare dal grafico di lungo periodo qui sotto, dal 1991 ad oggi), l’indice Nifty50 dovrà riuscire a rompere al rialzo l’area di resistenza sopra a 22.000 punti (massimi storici).

Andamento di lungo periodo del Nifty 50 indiano. Fonte Bloomberg

Positività mostrata anche dall’altro principale e noto listino azionario indiano, il BSE Sensex, indice che racchiude l’andamento delle 30 principali società quotate sulla Borsa di Bombay (BSE).