Analisi operative Leonardo bocciata dagli analisti perché “ha corso troppo”. I livelli da monitorare

Leonardo bocciata dagli analisti perché “ha corso troppo”. I livelli da monitorare

18 Gennaio 2024 14:53

A Milano seduta sottotono per Leonardo che al momento mostra un calo di oltre l’1% a quota 16,8 euro, sottoperformando così l‘indice Ftse Mib che si trova ora in rialzo dello 0,84%.

Le vendite di oggi arrivano in scia al taglio della raccomandazione sul titolo da parte degli analisti di BNP Paribas Exane, che hanno abbassato il loro giudizio a underperform, dal precedente outperform. 

Leonardo pronta all’inversione?

Secondo gli analisti di BNP Paribas Exane, Leonardo “ha raggiunto ora una valutazione tirata e senza un chiaro catalizzatore al rialzo ci aspettiamo che nel 2024 il titolo resti indietro rispetto al settore di riferimento“.

Teniamo infatti presente che Leonardo ha chiuso il 2023 in cima al paniere principale di Piazza Affari con un rialzo del +85,3%, portando cosi il bilancio degli ultimi due anni ad un ottimo +150%. Questi risultati, ricordano gli analisti di BNP, sono “stati sostenuti sia dall’aumento delle valutazioni del settore Difesa alla luce della guerra in Ucraina, ma anche dalla crescente credibilità del suo piano di ripresa del free cash flow“.

Dal punto di vista tecnico, Leonardo, come vediamo dal grafico su time frame giornaliero qui sotto, a inizio anno ha rotto al rialzo l‘area di resistenza nei pressi della quota psicologica dei 15 euro ad azione che già a novembre dello scorso anno aveva interrotto la cavalcata rialzista del titolo respingendo al ribasso le quotazioni.

Tuttavia, da inizio settimana la tendenza di breve periodo di Leonardo è peggiorata e dai massimi di periodo (massimi dal 2008) ha già perso il 3,2% circa, con il titolo che nel giro di solo 4 sedute è passato da 17,4 euro agli attuali 16,8 euro.

Andamento da luglio 2023 di Leonardo. Fonte Tradingview

In caso di proseguimento della debolezza, i successivi livelli di supporto che potrebbero sorreggere i prezzi si trovano prima in area 16,3 – 16 euro. Ecco che in caso di breakout con volumi di contrattazione in aumento di questi livelli supportivi è probabile che Leonardo raggiunga velocemente l’area dei 15 euro, livello da cui transita anche la media mobile a 50 giorni (linea blu sul grafico).

Al rialzo, le resistenze statiche principali per il titolo sono state individuate prima a 17,4 euro e poi verso i 18 euro ad azione, prezzi mai più raggiunti dal lontano agosto del 2008.

In ogni caso, la tendenza di Leonardo è positiva nel medio periodo e in particolare dai minimi del 2020 il titolo mostra un progresso di oltre il 318%, passando così da circa 4 euro agli attuali 16,8 euro ad azione.

Andamento dagli anni 200o di Leonardo. Fonte Bloomberg

Dal punto di vista dell’analisi algoritmica, il titolo si trova ancora distante ancora il 31% dalla fondamentale media mobile a 200 giorni (linea arancione sul grafico). Tuttavia, con la debolezza delle ultime sedute l’indicatore di direzione Parabolic Sar ha virato in direzione short (pallini blu che ora si sono riportati sopra le candele dei prezzi), mentre l’oscillatore di momentum Rsi sta lentamente uscendo dall’area di ipercomprato dopo esservi rimasto per diverse sedute.

Analisti ottimisti su Leonardo

Visione degli analisti sul titolo. Fonte Bloomberg

Guardando il consensus degli analisti sul titolo, vediamo come la maggior parte degli analisti che seguono il titolo, nonostante gli ottimi profitti degli ultimi due anni, mantengano ancora una view rialzista su Leonardo.

In tal senso, in 14 (il 79% degli analisti) dicono “buy”, in 4 (20% circa degli analisti) consiglia di mantenere il titolo in portafoglio (“hold”), mentre solo in 2 hanno ora una visione ribassista sul titolo.

Per quanto riguarda il prezzo obiettivo a 12 mesi, mediamente gli analisti che seguono il titolo lo hanno posizionato a 16,95 euro, il che implicherebbe un rendimento potenziale di solo lo 0,7% dai prezzi attuali a Piazza Affari (16,8 euro).

Intanto, secondo quanto anticipato dal Sole 24 Ore, il fondo di investimenti americano Capital Group Companies “è entrato nel capitale” di Leonardo “arrivando a detenere una quota superiore al 3%”.